Prova


Non preoccuparti della pioggia, lasciala cadere” (Marco Brignoli, Rifugio Baroni al Brunone, Sentiero delle Orobie Orientali)

mercoledì 8 gennaio 2014

Sa ‘a bevemo…

Ciao amici, e ben ritrovati con l’anno nuovo. Passate bene le vacanze? A voi lettori uomini: vi siete ricordati il sei gennaio di fare gli auguri alle donne della vostra vita? Che poi non molti sanno che la tradizione della festa della Befana è antichissima: narra infatti la leggenda che i Re Magi (che non erano affatto tre; non si chiamavano Gaspare, Zuzzurro e Baldassarre; e il terzo non era nero…) durante il loro lungo viaggio alla ricerca del Bambin Gesù, si fermarono nei pressi di un villaggetto della Giudea. Erano affamati come orsi appena usciti dal letargo e pensarono bene di chiedere cibo e ospitalità in una di quelle dimore. Bussarono dunque con una certa insistenza ad un uscio a caso e gridarono: “Siamo i famosissimi Re Magi giunti or ora dalla terra dei Medi. Stiamo cercando il Bambin Gesù, ovvero colui che salverà il Mondo dal peccato; e detta così, en passant, non ci dispiacerebbe affatto dividere con voi il cibo succulento che sicuramente state gustando alla vostra tavola”. Dall’occhiello del portoncino una vecchia orrenda, di una cattiveria potenzialmente clamorosa, osservò attentamente quegli strani beduini sui cammelli, e senza perdere un attimo di tempo corse verso il ripostiglio. Un attimo dopo, spalancato l’uscio, ne sortì con una monumentale scopa di saggina, pronta a menare fendenti furibondi: “Sparite mascalzoni farabutti…! E non fatevi più vedere da queste parti…!” Gli intrepidi e coraggiosissimi Re Magi, abituati a ben altro trattamento nel corso della loro lunga e gloriosa carriera di ‘consegnatori’ professionisti di regali, cominciarono a urlare dal terrore e, frustando i cammelli come ciuchi, fuggirono verso le colline. Non trascorse molto tempo che la vecchia iniziò a riflettere sulle parole udite dagli stranieri. E se fosse stata la pura verità? Se davvero quegli strampalati figuri fossero alla ricerca del Bambino destinato a salvare il Mondo? Poteva lei restarsene chiusa nella sua spelonca, mentre il mondo assisteva all’Epifania (Epifàneia - Bifanià - Befanìa) del Signore. E così, ravvedutasi definitivamente, riempì la sua bisaccia di dolcetti e partì alla ricerca dei Re Magi. E non trovandoli nel corso dei giorni, prese a fermasi lungo il cammino, donando ai bambini che incontrava i dolciumi che aveva con se. Nella segreta speranza che uno di questi fosse il Bambin Gesù. E da quel dì, non ha mai smesso di girare il Mondo, a cavallo della sua portentosa scopa, per fare regali e farsi perdonare per quel suo gesto di estrema scortesia…!

Ecco, ma a parte tutto questo, che avete fatto a Capodanno? Sciate, ciaspolate, visite a città d’arte varie? Una parte del Listone se n’è andato, come ampiamente anticipato su queste pagine, in Umbria. Base fissa presso l’ostello di Perugia ed escursioni giornaliere nei dintorni: Assisi (con la lunga salita all’Eremo delle Carceri per alcuni; per altri passeggiatina di piacere fino a Spello); Spoleto; Foligno; Gubbio. Dopo un cenone che resterà nella storia (a vostra libera interpretazione…), e nella notte incantata che segna il passaggio tra il 2013 e il 2014 i “magnifici sette” - che siamo noi medesimi di persona - erano nel punto più magico della bella Perugia: le scale mobili di Piazzale Cupa. In salita, ci tengo a precisarlo: buon presagio a detta di qualcuno…! Un attimo dopo tuttavia, eravamo in mezzo alla folla, per brindare all’anno nuovo: peccato che metà del contenuto della boccia che avevo tra le mani sia finita sulle spalle e sulle teste dei malcapitati presenti (anche estranei…). Senza peraltro grosse conseguenze…! Ma a Dio piacendo, tutto ciò sarà materia di altro racconto…
Sa ‘a bevemo…

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