Prova


Non preoccuparti della pioggia, lasciala cadere” (Marco Brignoli, Rifugio Baroni al Brunone, Sentiero delle Orobie Orientali)

venerdì 20 giugno 2014

Compagni di scuola…

Compagni di scuola, Italia 1988
L’altra sera ero in chat con alcuni ex-compagni delle scuole medie. Capita di tanto in tanto, diciamo a distanza di quattro cinque anni, di sentire l’esigenza di ritrovarsi, di ricontarsi. Così accadde l’ultima volta. E così come l’ultima volta, e ancor più oggi, capita di fare dell’ironia sugli anni che passano e su quanto stiamo “invecchiando”. Ed il confronto con il bellissimo film di Carlo Verdone, “Compagni di scuola” si fa sempre più attuale («È tremendo, è da denuncia! Uno nun se pò presenta’ ridotto così… Deve manna’ ‘n certificato… ma d’ufficio d’igiene però!» - «Ma quali strafiche? Ma quali strafiche? Quali? Ma se erano orribili all’epoca del liceo, pensa adesso che so’ diventate queste no?» - «Ho sbagliato festa! Ho sbagliato villa… Infatti me coincideva tutto: er cancello, er chiosco, er vialetto… Solo che quando so’ entrato m’è preso un colpo, perché ho visto ducento teste bianche, tutti vecchi, co’ e rughe in faccia… me so’ detto: ammazza come ce siamo ridotti!» - «Tu c’hai avuto un crollo dall’ottavo grado della scala Mercalli: guarda com’eri, guardati come sei: me pari tu’ zio!» - «Ma uno così se porta a una festa? Se porta in rianimazione»).
Insomma i dialoghi in chat erano tutti più o meno su questa falsariga. Qualcuno addirittura, e con un anticipo francamente esagerato, si è spinto fino a chiedere lumi su possibili “residence anni azzurri” o sistemazioni similari. Nessuno peraltro ha parlato di reumatismi o problemi d’incontinenza: il che è già un sollievo.
E così, mentre tra il serio e il faceto, si disquisiva allegramente, Carlo, che ci tiene a far vedere che lui gli anni non li dimostra, se n’è uscito con un simpatico aneddoto (anzi due): «La scorsa settimana ero a cena con dei colleghi. Era il mio compleanno. E alla cameriera ho detto che avevo 27 anni. E ci ha creduto…! E poi, sentite quest’altra: andiamo a Roma con degli amici a vedere gli Internazionali di tennis. Prenoto un appartamento a Trastevere e il tizio che viene a portarci le chiavi mi fa: “Fumagalli? Ma sei del ’72? Ma li mortacci tua… che t’hanno imbarzamato???». IMBARZAMATO
Per la serie: perché accontentarsi di sentirsi giovani solo dentro???

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