Prova


Non preoccuparti della pioggia, lasciala cadere” (Marco Brignoli, Rifugio Baroni al Brunone, Sentiero delle Orobie Orientali)

giovedì 22 settembre 2011

Simone Moro a Bergamo


2 commenti:

  1. Simone Moro l'ho intravisto a Courmayeur, paralva con un altro alpinista in inglese. Ma lo sapete che era compagno di classe di Enrico? Invece sono andata a vedere le marionette al Valentino, al borgo medievale. C'era la storia di Pollicino, che è una storia un po' particolare perchè i genitori, non avendo di che sfamare i figli, li abbandonano nel bosco... Ma che genitori sono? nel bosco i bambini trovano da mangiare?

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  2. La trama

    Un boscaiolo e sua moglie, non avendo più di che sfamare i loro sette figli, decidono di abbandonarli nel bosco. Il più piccolo dei fratelli, Pollicino, avendo udito per caso la conversazione dei genitori, si riempie le tasche di sassolini bianchi. Il giorno dopo, quando con una scusa i genitori conducono i figli nella foresta, Pollicino lascia cadere i sassolini dietro di sé: seguendo questa traccia riesce a riportare i fratelli a casa. Il giorno dopo la cosa si ripete, ma questa volta Pollicino ha a disposizione, per segnare il sentiero, solo briciole di pane che vengono mangiate dagli uccelli.

    I sette fratellini, perduti nel bosco, arrivano in uno stupendo palazzo dove vengono ospitati dalla padrona di casa, la quale però li avverte che il marito è un orco che mangia i bambini: per proteggerli, li nasconde con cura. Ma quando il marito rientra, sente odore di carne fresca (pronunciando la celebre frase "ucci ucci, sento odor di cristianucci") e presto scopre gli intrusi: decide di divorarli il giorno dopo.

    Nel frattempo Pollicino scopre che l'orco ha sette amatissime figlie, a ciascuna delle quali ha donato una coroncina. Nottetempo, si introduce nella loro camera, sottrae loro le corone e le appoggia sulla testa dei propri fratelli. L'orco, svegliatosi nella notte con l'intento di sgozzare i bambini, viene tratto in inganno dalla "sostituzione" e sgozza le proprie figlie.

    I fratellini fuggono e l'orco, avendo scoperto della tragedia avvenuta a causa dell'astuzia di Pollicino, indossa gli stivali delle sette leghe per raggiungere i bambini in fuga. Ma anche questa volta Pollicino lo supera in furbizia: l'orco si addormenta su un cornicione, consentendo a Pollicino di rubargli gli stivali, e quando si risveglia, precipita giù. Il ragazzo torna dalla moglie dell'orco e la inganna, raccontandole che il marito è stato rapito dai briganti in cambio di un riscatto. La donna gli dà tutto l'oro che ha e Pollicino, preso il tesoro, torna con i fratelli dal padre, liberandolo per sempre dalla fame e dalla povertà.

    Contesto storico

    Il Pollicino di Perrault, pur essendo certamente ricollegabile a radici medioevali comuni a quelle di Hansel e Gretel, reinterpreta questo tema con riferimento alle grandi carestie sotto il regno di Luigi XIV, dovute alla "piccola era glaciale" verificatasi fra il 1687 e il 1717 in Europa (nel 1715 la Senna ghiacciò completamente durante l'inverno "siberiano", e il suolo gelò per 70 cm). Tutto il tema del racconto volge in qualche modo intorno all'alternativa "mangiare o essere mangiato"; Pollicino rinuncia al suo pane per far cadere le briciole, mangiate dagli uccelli; i fratelli nel bosco sentono l'avvicinarsi dei lupi affamati; nella casa dell'Orco ricevono un lauto pranzo ma corrono il rischio di essere a loro volta divorati.

    Analisi

    Il racconto di Pollicino, come quello di Hansel e Gretel, con il tema della fame in primo piano, può essere interpretato come un insegnamento per i bambini affinché superino quella che Freud chiama la fase orale. Pollicino rinuncia a mangiare e invece impara a usare la sua intelligenza, i suoi occhi e le sue orecchie. Al contrario (i fratelli di Pollicino, l'Orco, le sue figlie) mangiano e dormono.

    Riferimenti

    Alcuni temi di Pollicino sono riconducibili alla mitologia greca; i sassolini di Pollicino ricordano il filo d'Arianna di Teseo, che abbatte il minotauro come Pollicino "batte" l'Orco. La vittoria del debole sul forte (addirittura di un bambino particolarmente minuto sul gigantesco Orco) riprende il tema di Davide e Golia. Inoltre l'orco si potrebbe ricondurre a un capitolo dell'Odissea, in quanto anche Polifemo tiene prigionieri nella sua grotta i greci di Ulisse che tornavano in patria dalla guerra di Troia.
    (http://it.wikipedia.org/wiki/Pollicino)

    P.s. Non sapevo ci fosse tanta storia dietro la fiaba di Pollicino: non si finisce mai d'imparare.

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