Prova


Non preoccuparti della pioggia, lasciala cadere” (Marco Brignoli, Rifugio Baroni al Brunone, Sentiero delle Orobie Orientali)

giovedì 29 maggio 2014

Ieri sera in tv

Massimo Troisi, 1953-1994
Ieri sera in tv hanno trasmesso per l’ennesima volta il film “Harry ti presento Sally”. Ed io ovviamente l’ho rivisto per l’ennesima volta. Tra l’altro ce l’ho anche in video-cassetta, per cui sono recidivo ogni oltre misura. L’alternativa era “Ricomincio da tre”, la prima pellicola girata da Massimo Troisi nel 1981. Ho scelto il primo perché mi fa ancora male vedere Troisi: la sua scomparsa (vent’anni fa) per me è ancora attualissima, e ogni volta che lo rivedo è come se si riaprisse una piaga, come se il lutto si rinnovellasse. In una scena del film, per esempio, Gaetano (Troisi) parla con un parroco della menomazione del padre alla mano destra, e della cieca fiducia del genitore nell’arrivo prima o poi del miracolo che lo risanerà. Il parroco dice: «Gaetano, io ho cercato di fargli capire che non c’è nessun castigatore, e che quella che lui chiama “disgrazia”, non è nemmeno una punizione, ma addirittura un regalo».
Al che Gaetano ribatte: «Ma è possibile che voi, in un modo o nell’altro dovete sempre esagerare? Cioè, mo’ è addirittura un regalo…». E il parroco: «E invece è così, figlio caro: loro premiano quelli che sentono più vicini, quelli che amano, così come la morte deve essere accettata da un buon cristiano come un dono divino. E queste piccole sofferenze noi le dobbiamo offrire al cielo e ringraziare per essere stati scelti come destinatari di questo regalo».
Gaetano: «Allora fatemi capire una cosa Don Ciro: mo’ può pure essere che mio padre va all’inferno perché non ha gradito il regalo…».
Parroco: «Ah…, voi giovani non credete più a niente e a nessuno. Ho capito: devo pregare anche per te…».
Gaetano: «Oh no no, Don Ciro, per carità: è capace che fanno qualche regalo pure a me…! Lasciate stare…».
Massimo Troisi se ne andò all’età di 41 anni, un pomeriggio di mezza estate, mentre faceva il solito riposino pomeridiano tanto caro ai figli del sud. Il cielo gli voleva troppo bene per lasciarlo sulla terra.
Aveva ragione Menandro: “Caro agli dei è chi muore giovane”.

Harry ti presento Sally, 1989
Ma come dicevo, ho rivisto “Harry ti presento Sally” e la ragione della mia scelta, a dire il vero, non è solo stata ad excludendum, come direbbero le persone colte. Il fatto è che ho un vero e proprio culto per le infinite “perle di saggezza” che saltano fuori dai dialoghi tra i due protagonisti: lui cinico, spietato, lucido e calcolatore fino all’esasperazione; lei romantica, sognatrice, coriacea e battagliera nella difesa delle sue idee e dei suoi valori. Dall’incontro scontro di questi due caratteri diversissimi, e per questo simmetrici e compatibili, viene fuori una commedia romantica, divertente e spiritosa, costruita con cura e ben recitata, con dialoghi brillanti e non priva di raffinate schermaglie psicologiche. Eccone qualche esempio:

- Ti rendi conto vero che non potremo mai essere amici.
- Perché no?
- Beh ecco… e guarda che non ci sto provando in nessunissimo modo: uomini e donne non possono essere amici perché il sesso ci si mette sempre di mezzo.
- No non è vero, io ho tantissimi amici maschi e il sesso non c’entra per niente.
- Non è così.
- Sì, invece.
- No invece.
- Si invece.
- Tu credi sia così.
- Stai dicendo che io ci vado a letto senza accorgermene?
- No, sto dicendo che loro vogliono venire a letto con te.
- Non è vero.
- È vero.
- Non è vero.
- È vero.
- E come lo sai?
- Perché nessun uomo può essere amico di una donna che trova attraente, vuole sempre portarsela a letto.
- Allora stai dicendo che un uomo riesce ad essere amico solo di una donna che non è attraente?
- No, di norma vuole farsi anche quella.
- Ma se lei non vuole venire a letto con te?
- Non importa, perché il click del sesso è già scattato quindi l’amicizia è ormai compromessa e la storia finisce li.
- Credo che non saremo amici allora.
- Credo di no.
- Ah è un peccato. Eri l’unica persona che conoscevo a New York.

- Se uno ti accompagna all’aeroporto, è chiaro che è all’inizio di una storia. Ecco perché io non accompagno nessuno all’aeroporto all’inizio di una relazione.
- Perché?
- Perché alla fine le cose cambiano, e tu non l’accompagni più all’aeroporto, e io non voglio sentirmi dire: come mai non mi accompagni più all’aeroporto?

- No, no no no no, non l’ho mai detto. Si hai ragione, non possono essere amici. Cioè se tutti e due stanno con qualcun altro allora sì, è l’unico emendamento alla regola d’oro: “Se due persone stanno con altri la possibilità di un coinvolgimento diminuisce”. E comunque non funziona lo stesso perché allora la persona con cui stai non capisce perché devi essere amico della persona di cui sei solo amico, come se mancasse qualcosa al rapporto e dovessi andare a cercartelo fuori. E quando dici “no no no non è vero non manca niente al rapporto”, la persona con cui stai ti accusa di essere segretamente attratto dalla persona di cui sei solo amico, il che probabilmente è vero. Insomma parliamoci chiaro, vale la regola d’oro, si abolisce l’emendamento, uomini e donne non possono essere amici, vieni a cena con me?

- Harry: «E perché avete rotto?»
- Sally: «Perché era tanto geloso di certe mutandine con i giorni della settimana…»
- Harry: «No, aspetta la cosa diventa difficile… Hai detto mutandine, vero?»
- Sally: «Sì, c’erano stampati i giorni della settimana e io le trovavo divertenti… e un giorno Sheldon mi fa: “non porti mai la domenica” e tutto sospettoso “dov’è la domenica? Dove hai lasciato la domenica?” E io gliel’ho detto e lui non mi ha creduto!»
- Harry: «Cioè?»
- Sally: «La domenica non c’era!»
- Harry: «Perché no?»
- Sally: « È il giorno di Dio…»

- Per voi uomini è diverso: Charlie Chaplin ha avuto figli fino a 73 anni.
- Sì, ma non riusciva a tenerli in braccio.

- Mi ha portato in un ristorante indiano. Bene le dico, non sapevo che in India si mangiasse: ordinerò un paio di piatti vuoti e poi a casa…

- Ho rifatto quel sogno: sto facendo l’amore e i giudici olimpionici guardano. Ho superato le eliminatorie e sono entrato in finale. Il canadese mi dà 9,8, l’americano un 10 pieno e mia madre, travestita da giudice della Germania dell’Est, mi dà 3.

- Uno senza faccia che ti strappa i vestiti è la fantasia sessuale che hai da quando avevi dodici anni, sempre la stessa?
- Be’, a volte la vario un tantino.
- In che senso?
- Cambio i vestiti.

- Sono rientrato a casa e ho trovato Frank, il mio migliore amico, a letto con mia moglie. Gli ho detto: “Frank, io devo! Ma tu?”

- Harry: «Ci pensi mai alla morte?»
- Sally: «Certo»
- Harry: «Figuriamoci un pensiero fugace che ti attraversa la mente, io ci penso per ore, ci penso per giorni interi»
- Sally: «E credi che questo ti renda migliore?»
- Harry: «Senti, quando arriverà la mazzata io sarò preparato e tu no, dico solo questo»
- Sally: «E nel frattempo ti rovini tutta la vita aspettandola»

- Adoro il fatto che tu abbia freddo quando fuori ci sono 25 gradi. Adoro il fatto che ci metti un’ora e mezzo per ordinare un panino. Adoro la piccola ruga che ti si forma sul naso quando mi guardi come se fossi matto. Adoro il fatto che dopo aver passato una giornata con te, possa ancora sentire il tuo profumo sui miei vestiti. E adoro il fatto che tu sia l’ultima persona con la quale voglio parlare prima di addormentarmi la notte. Non è che mi senta solo, e non c’entra il fatto che sia Capodanno. Sono venuto qui stasera perché quando ti rendi conto che vuoi passare il resto della tua vita con una persona, vuoi che il resto della tua vita inizi il prima possibile.

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