All’incirca un annetto fa ho partecipato ad un torneo di calcetto con la squadra della Croce Rossa del comitato locale di Crema. Si trattava di un torneo all’italiana che vedeva la partecipazione di diverse formazioni, tra le quali quelle dei Carabinieri, della Polizia, dei Vigili del Fuoco, del Pronto Soccorso etc…! Quando l’organizzatore della nostra squadra mi ha chiesto di partecipare, ho aderito con molta convinzione: ai miei tempi ero un vero fenomeno (perdonate, ma non mi è mai piaciuta la falsa modestia), molto veloce, rapido nel dribbling e con un tiro portentoso. E così, nonostante fossero passati molti anni da quei tempi, ho pensato che avrei comunque potuto dare un buon contributo alla causa. In fin dei conti non sono in sovrappeso, faccio regolarmente attività sportiva, fumo e bevo moderatamente. E d’altra parte il pensiero che vi siano giocatori, come Zanetti, che alla veneranda età di 40 anni, ancora solcano i campi di gioco della Serie A, mi rincuorava non poco. Alla prova dei fatti, viceversa, ho dovuto scontrarmi con una realtà che mi ha sbattuto in faccia la verità senza alcun riguardo alle buone maniere. Sapevo che non sarei stato più lo stesso di allora, questo era scontato, ma non pensavo di dover pagare così caro lo scotto del tempo. Il fatto di dover giocare peraltro con compagni e avversari poco più che ventenni ha aggiunto il carico al peso dello smacco. E dunque mi sono ritrovato costantemente in affanno, paonazzo da far paura dopo ogni scatto, confuso e stordito tra giocatori velocissimi che guizzavano come saette. Ed anche il tiro, che un tempo era preciso e violento (una sassata, si direbbe oggi), si è rivelato poco più che una fiacca fetecchia. È pur vero che il calcetto necessita di costanza d’allenamento, di abitudine alla fatica, di ottima forma fisica e atletica, ma la mia performance non può avere alcuna credibile scusante se non l’età. E la cosa è ancora più scottante essendo io da sempre un superegocentrico, una persona che si è sempre vantata (spesso a sproposito…) delle proprie qualità fisiche, delle proprie vittorie da velocista. È proprio vero il detto: “Quanto più in alto stai, tanto più rovinosamente cadi”. E così, da allora, ho deciso di non giocare più a pallone, ma di dedicarmi più assiduamente a sport che richiedono sforzi più diluiti nel tempo. Tipo la bicicletta.
L’altro giorno mi sono imbattuto in un articolo che parlava appunto di invecchiamento: la società assicurativa Engage Mutual, ha lanciato recentemente un sondaggio che ha visto partecipare circa duemila persone e che ha tratteggiato alcuni comportamenti o abitudini che tendono a sorgere dopo una certa età. In altre parole i segni inequivocabili dell’invecchiamento. Ne è venuta fuori una lista di 50 segni indicatori che a me ha fatto molto ridere: un riso amaro, chiaramente, dato che in molti di essi mi sono riconosciuto. Dal sondaggio sono poi emerse le solite pietose bugie (l'80 per cento degli intervistati, per esempio, sostiene che “si è vecchi solo quando ci si sente tali”), oltreché le scontate considerazioni in merito all’età avanzante (il 76 per cento afferma di volersi godere la propria età il più a lungo possibile). Tra le paure più ricorrenti poi vi sarebbe la possibilità di avere problemi cognitivi, perdita di memoria, la possibilità di ammalarsi e il declino fisico. C’è da prendere paura solo a pensarci.
Ma andiamo a dare un’occhiata a quali sono i segni implacabili dell’invecchiamento:
1. Una sensazione di rigidità.
2. Gemere quando ci si piega verso il basso.
3. Dire: “Non era così quando ero giovane”.
4. Dire: “Ai miei tempi”.
5. Perdere i capelli.
6. Non sapere quali sono i brani musicali nella top ten.
7. Diventare più peloso (orecchie, sopracciglia, naso, viso ecc.).
8. Odiare i locali pubblici rumorosi.
9. Parlare molto di articolazioni e disturbi correlati.
10. Dimenticare i nomi delle persone.
11. Scegliere i vestiti e le scarpe per il comfort, piuttosto che lo stile.
12. Pensare che poliziotti, insegnanti, medici… sembrano davvero giovani.
13. Addormentarsi davanti alla TV.
14. Aver bisogno di un pisolino pomeridiano.
15. Rendersi conto di non avere idea di cosa stiano parlando i giovani.
16. Lottare per utilizzare la tecnologia.
17. Perdere il contatto con la tecnologia odierna, come tablet e televisori…
18. Iniziare a lamentarsi di più cose.
19. Portare gli occhiali al collo (specie quelli per la lettura).
20. Non ricordare il nome di qualche band moderna.
21. Evitare di sollevare oggetti pesanti a causa di problemi di schiena.
22. Lamentarsi dei programmi in televisione, definiti “spazzatura”.
23. Dimenticare dove si sono messi gli occhiali, la borsa, le chiavi ecc.
24. Iniziare a guidare molto lentamente.
25. Preferire una serata davanti a un gioco da tavolo che una serata fuori.
26. Mostrare un vivo interesse per le auto d’epoca.
27. Addormentarsi dopo un bicchiere di vino.
28. Non uscire senza il cappotto.
29. Non riuscire più a perdere qualche chilo in pochi giorni.
30. Spendere più soldi per creme viso, prodotti anti-invecchiamento.
31. Spendere soldi per la casa, i mobili, piuttosto che per una serata fuori.
32. Riporre oggetti di uso quotidiano nel posto sbagliato (pare che il livello più basso si raggiunga quando si ripone il martello nel frigidaire).
33. Considerare di andare in crociera, senza i figli, per una vacanza.
34. Le orecchie diventano sempre più grandi.
35. Sentire di avere il diritto di dire alla gente esattamente quello che stai pensando, anche se non è educato.
Qui di seguito la classifica completa:
http://www.engagemutual.com/news-and-views/savings-and-investments/top-50-signs-your-getting-old/
Ecco, pare che se ci si riconosce in massimo 20 punti, c’è ancora di che gioire; dai 20 ai 35 siamo a metà del guado; dai 35 in su vuol dire che ormai ci siamo, anche se l’articolista così commenta: “But don’t worry, there’s plenty of life left in you yet”.
E dunque, prima che sia troppo tardi, diamo retta al buon Oratio: “Nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus”.
Leggi anche: http://www.lastampa.it/2013/06/21/scienza/benessere/lifestyle/ti-addormenti-davanti-alla-tv-significa-che-stai-invecchiando-5SqmahwfjIp4fxxl1jeOBN/pagina.html
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