La gente è il più grande spettacolo del mondo.
E non si paga il biglietto
Charles Bukowski
E non si paga il biglietto
Charles Bukowski
Giugno 2010
Nei momenti fugaci in cui la notte cedeva il passo all’alba, cominciarono ad udirsi i richiami dei gabbiani, ripetuti, forti a tratti urlati fin dentro le finestre. Dalle imposte appena socchiuse la luce tenue del mattino illuminava la stanza silenziosa, disordinata: ovunque si vedevano indumenti, scarponi, borracce, bastoncini da trekking, zaini. Erano gli ultimi momenti di calma che precedevano l’inizio dell’avventura.
Anche quella notte avevo dormito poco e male: d’altra parte non era una novità. Ogni notte che precede l’inizio di un viaggio riserva ormai da tempo lunghe veglie in attesa del giorno.
Mi alzai su di un fianco e cercai di guardare fuori dalla finestra: non si vedeva granché con quelle imposte appannate. Era ancora troppo presto per svegliare i compagni. Andai in bagno e mi affacciai alla finestra: il cielo era gremito di gabbiani che compivano volute concentriche seguendo le correnti ascensionali. Alcuni sembravano sfidarsi in manovre sempre più ardite in un gioco di abilità e coraggio. Era davvero uno spettacolo affascinante, nonostante quei versi ripetuti e sgraziati. Improvvisamente comparve un’ordinata formazione di rondoni che fendette l’aria a gran velocità e scomparve dietro il caseggiato. L’inseguii con lo sguardo fin dove potei: la scena mi ricordò il passaggio delle Frecce Tricolore sui cieli di Bergamo in occasione della Festa degli Alpini. Poi ancora, da altra direzione, tornarono con un volo radente, ancora più stretti: si trattava evidentemente di una tecnica di caccia. Li ammirai a lungo respirando forte l’aria fresca del mattino che spirava dal mare.
Tornando a letto in punta di piedi, osservai gli amici ....
Nei momenti fugaci in cui la notte cedeva il passo all’alba, cominciarono ad udirsi i richiami dei gabbiani, ripetuti, forti a tratti urlati fin dentro le finestre. Dalle imposte appena socchiuse la luce tenue del mattino illuminava la stanza silenziosa, disordinata: ovunque si vedevano indumenti, scarponi, borracce, bastoncini da trekking, zaini. Erano gli ultimi momenti di calma che precedevano l’inizio dell’avventura.
Anche quella notte avevo dormito poco e male: d’altra parte non era una novità. Ogni notte che precede l’inizio di un viaggio riserva ormai da tempo lunghe veglie in attesa del giorno.
Mi alzai su di un fianco e cercai di guardare fuori dalla finestra: non si vedeva granché con quelle imposte appannate. Era ancora troppo presto per svegliare i compagni. Andai in bagno e mi affacciai alla finestra: il cielo era gremito di gabbiani che compivano volute concentriche seguendo le correnti ascensionali. Alcuni sembravano sfidarsi in manovre sempre più ardite in un gioco di abilità e coraggio. Era davvero uno spettacolo affascinante, nonostante quei versi ripetuti e sgraziati. Improvvisamente comparve un’ordinata formazione di rondoni che fendette l’aria a gran velocità e scomparve dietro il caseggiato. L’inseguii con lo sguardo fin dove potei: la scena mi ricordò il passaggio delle Frecce Tricolore sui cieli di Bergamo in occasione della Festa degli Alpini. Poi ancora, da altra direzione, tornarono con un volo radente, ancora più stretti: si trattava evidentemente di una tecnica di caccia. Li ammirai a lungo respirando forte l’aria fresca del mattino che spirava dal mare.
Tornando a letto in punta di piedi, osservai gli amici ....
Yanez
Il testo completo lo trovi qui:
il sandalo rimasto è ancora nella scarpiera,
RispondiEliminaprima o poi lo butto
ma se qualcuno lo vuole lo metto all'asta. Ormai è diventato un pezzo raro, da collezione. Ha percorso migliaia di chilometri: corsica-monte bianco-grecia-calanques-parte dell'elba ecc....
Prezzo di partenza 100€ lavato o 10€ non lavato!!!
Grande Lore, tienilo, conservalo, un giorno lo mostrerai orgoglioso ai nipoti dicendo: "ecco, il nonno con questo sandalo ha camminato per millanta chilometri...". M"a nonno, come mai ne hai soltanto uno?". "Piccolino, un giorno ti racconterò la storia del sandalo solitorio: ora vai dalla mamma che il nonno è vecchio e stanco....non vedi che si addormanta a tavola...?".
RispondiEliminalorenzo!!! ma cosa scrivi??? io lo comprero' quando perdero' il mio, quello opposto. Ma quale ti è rimasto?
RispondiEliminanon sapevo avessi perso gli occhiali nel cavalleresco gesto di riempire le borracce!!! ora mi sento in colpa ... ma sono sicura che dopo aver risalito la corrente lungo la valle di Pomonte, hanno ripercorso tutto il sentiero per ricongiungersi col sandalo di Lorenzo: ed ora sono in ottima compagnia.
RispondiEliminaNon finirò mai d stupirmi della complessità dei comportamenti, atti, parole ed "opere" che possono scaturire dalla mente umana;penso ke molte persone non abbiano conoscenza di se stesse e non sappiano discernere tra "visceri" e razionalità; non è cosa per questi nostri tempi, ed in ogni caso molte volte la nostra razionalità viene soggiogata dalle nostre pulsioni interne, che nascono con noi, mentre la razionalità é qualcosa che ci siamo conquistati con il tempo.
RispondiEliminaIn ogni caso, sapere chi e cosa si é, é una grande conquista dello spirito, che fa soffrire i più,consci di se stessi.
Leo è troppo complesso questo pensiero in sintesi per me comune mortale (non rapito dagli allieni) cosa volevi dire???????
RispondiEliminaPer varie vicissitudini accadutemi negli ultimi anni, ho sviluppato una forte sensibilità personale ed anche verso gli altri, ke potrei chiamare anche "empatia".
RispondiEliminaI miei interessi sono spesso indirizzati (al di là di quelli ludici e culturali) alla comprensione dei comportamenti umani, delle persone e delle incomprensioni che si ingenerano costantemente nei rapporti interpersonali.
Spero di essere stato esauriente; nel caso inverso mi potrò far capire parlando "pane e salame", ma è una cosa che non mi piace, quando scrivo.
Magnemo e bevemo finché ghe semo!
RispondiEliminaSe avessi le ruote, sarei una carriola.
Supposte di saggezza.
Leo, i tuoi pensieri leonardeschi sono sublimi, ma perchè li hai nascosti sottoforma di commenti ad un altro post e non li hai messi come un post vero e proprio. Posso spostarteli in un post con un titolo che ancora non so?
RispondiEliminaOk Laura, grazie, ancora non c ho preso la mano.
RispondiEliminadirei......."Pensiero"
Come nacque il Listone, keddici?
dico che va bene anche "Pensiero dalle stelle", visto che ormai tu sei il Leo delle stelle e il pensiero è il tuo. Deve essere riconoscibile. Se potessi te lo ruberei, ma a me non è mai venuta una riflessione cosi' e sopratutto non l'ho mai scritta. Cmq fai come credi e sarà fatto bene!
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