Prova


Non preoccuparti della pioggia, lasciala cadere” (Marco Brignoli, Rifugio Baroni al Brunone, Sentiero delle Orobie Orientali)

martedì 18 settembre 2012

La CICLOVIA dell'Adda

Il secondo week-end di settembre Lorenzo ed io decidiamo di percorrere la ciclo-via dell’Adda fino a Lecco. Io comincio a pedalare da Cassano d’Adda, seguendo il Naviglio Martesana, lasciandomi alle spalle chiuse leonardesche, ruote di mulino e dighe artificiali. Dopo circa 25 chilometri incrocio Lorenzo a Paderno d’Adda. Continuiamo assieme fino a Lecco. Il paesaggio è fantastico: la sterrata non si discosta mai dal fiume, e lungo il tragitto attraversiamo paesini incantati, quasi fiabeschi. Da Lecco in poi proseguiamo lungo la statale che costeggia il lago e a Mandello ci fermiamo per uno spuntino. A Varenna incontriamo sulla strada una coppia di mezza età. Sono neozelandesi e a loro dire questi che stiamo visitando sono tra i luoghi più belli del mondo…!
Traghettiamo su Menaggio e qui ci incontriamo con Simona. Ancora qualche chilometro e siamo al Parco di Villa Tramezzo. Bagno nelle acque fredde del lago e relax. Per cena ci fermiamo in ostello: c’è una grigliata che spande profumi di salsicce e costine alla brace inebriante e non si può resistere. Si uniscono a noi Alessandra e due suoi amici. Una coppia di superciclisti che l’estate scorsa hanno percorso gran parte della catena alpina, con bagagli e tenda appresso. La serata finisce ovviamente in faccende alcoliche. Il giorno dopo si parte costeggiando il lago fino a Gravedona. Da qui si sale verso Livo. Una bella salita di circa sette chilometri, a tratti impegnativa. E a seguire, inoltrandoci lungo una sterrata nel bosco, raggiungiamo Crotto Dangri, un luogo ameno tra le montagne, con un piccolo torrente che crea delle pozze d’acqua cristalline. Nel pomeriggio il ritorno, non prima di aver salutato con un brindisi questi bellissimi due giorni.

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