Prova
“Non preoccuparti della pioggia, lasciala cadere” (Marco Brignoli, Rifugio Baroni al Brunone, Sentiero delle Orobie Orientali)
Pagine
giovedì 23 giugno 2011
L'incredibile storia del leone Christian
"Le rimangono 12 ore di vita: cosa fa?".
"Mi metto a dormire a faccia in giù e sogno leoni".
E' un passaggio tratto dall'intervista letteraria a Ernest Hemingway raccolta da Gian Luca Favetto e apparsa su D-La Repubblica delle Donne del 18 giugno 2011.
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Interessante questo pensiero, non trovate? Anch'io spesso sogno dei leoni, sogno di giocarci insieme, così come giocavo con il mio cane, Argo. Ma questo ovviamente è solo un sogno, qualcosa di irrealizzabile, impossibile...! O forse no...?
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mercoledì 22 giugno 2011
La buona notizia
Dopo 130 anni, gli Indiani d’America hanno avuto giustizia ricevendo un risarcimento di 3,4 miliardi di dollari. L’anno in cui gli Indiani d’America furono “sfrattati”, era il 1880 quando il presidente Rutherford decide di smembrare le terre, oltre 40 milioni di ettari dove per secoli avevano vissuto la tribù della Nazione.
Le terre furono divise in lotti dai 30 ai 60 ettari, dove gli indiani erano solo proprietari nominali, ma lo stato si riservava di gestire il terreno a proprio piacimento, pagando una misera somma al proprietario nominale…CONTINUA A LEGGERE QUI ...
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"Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto,
l’ultimo fiume avvelenato, l’ultimo pesce pescato,
vi accorgerete che non si può mangiare il denaro.
La nostra terra vale più del vostro denaro. E durerà per sempre.
Non verrà distrutta neppure dalle fiamme del fuoco.
Finchè il sole splenderà e l’acqua scorrerà, darà vita a uomini e animali.
Non si può vendere la vita degli uomini e degli animali;
è stato il Grande Spirito a porre qui la terra e non possiamo venderla perchè non ci appartiene. Potete contare il vostro denaro e potete bruciarlo nel tempo in cui un bisonte piega la testa, ma soltanto il Grande Spirito sa contare i granelli di sabbia e i fili d’erba della nostra terra. Come dono per voi vi diamo tutto quello che abbiamo e che potete portare con voi, ma la terra mai" - Sahpo Muxika / Piede di Corvo, ex capo della tribù Piedi Neri / Pikàni, nativi americani.
martedì 21 giugno 2011
Gli italiani e la povertà nata dalla ricchezza
Massimo Fini è forse l'intellettuale più intelligente e profondo tra quelli che abbiamo in Italia. I suoi saggi (Il vizio oscuro dell'Occidente; Sudditi; Denaro sterco del demonio; La ragione aveva torto ect...) hanno anticipato di decenni l'analisi della crisi del nostro mondo. Nell'ultimo suo articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano, ci parla di un'Italia che non c'è più, di un modo di vivere che - a suo modo - aveva del poetico. Ed è con un bricciolo di nostalgia che ho letto queste righe che seguono, ricordo di un'esistenza che per qualche verso fortunato sono riuscito a vivere anch'io nei lontani anni dell'adolescenza.
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lunedì 20 giugno 2011
Tratto da...
Domani (martedì) è il solstizio d'estate. Prendetevi un momento per festeggiarlo. Entriamo nella stagione del sole, del raccolto, il verde lascia pian piano spazio al giallo. Dedicate una riflessione al vostro corpo che entra in questo nuovo stato, sentitelo in questo suo cambiamento, fate una piccola camminata consapevole, magari a piedi nudi sull'erba. La natura ci dice che c'è una rinascita in atto, la vittoria ai referendum ce lo dice dal punto di vista sociale. Non perdiamo questa opportunità, non lasciamoci sfuggire questo momento, cerchiamo in questi giorni di essere attenti ai particolari, ai gesti delle persone intorno a noi. Trasmettiamo segnali di pace, impariamo e insegniamo che un altro modo è possibile. Un modo fatto di rispetto, senza prevaricazioni. Un modo fatto di pace.
Un altro modo di festeggiare l'estate è seguire le antiche tradizioni pagane e poi cristiane della notte di San Giovanni: raccogliere l'iperico, fare il nocino, ballare intorno al fuoco, festeggiare la notte più corta dell'anno, come fosse un augurio di rinascita.
L.Gianotti
Non c'è che dire, è davvero bella questa introduzione. Buona rinascita a tutti :))))))
venerdì 17 giugno 2011
Le strade per quoz
“Un viaggiatore, invecchiando, accumula sulle spalle sempre più viaggi, specialmente quando attraversa il terreno del ricordo in cui si diventa pellegrini del tempo oltre che dello spazio, un luogo dove i paesaggi fisici si fondono con quelli temporali. Percorriamo una strada, entriamo in una città, passiamo davanti a un caffè o a un hotel, e magari sentiamo storie e ricordi che si risvegliano. Allora si fa avanti il nostro passato, cui sono spuntati i piedi: ‘Là, l’ho conosciuta là’. Oppure, ‘Ecco dov’è, è qui che lui mi ha raccontato dell’incidente’. Dal momento che ogni giornata vissuta viene sottratta al totale che ci è stato assegnato, le reminescenze possono costituire la nostra più alta ricompensa: vivere un solo istante un gran numero di volte”.
(Le strade per quoz – in giro per l’America, W. Least Heat-Moon, Einaudi Editore).
(Le strade per quoz – in giro per l’America, W. Least Heat-Moon, Einaudi Editore).
giovedì 16 giugno 2011
Attualità
Ieri in ufficio si parlava delle differenze tra gli uomini e le donne - l’Italia è reduce da un voto storico e negli uffici si parla di queste amenità - . Uno diceva << voi donne siete più sottili, calcolatrici e amate far stare sulla corda noi uomini >>. L’altra rispondeva << ma voi uomini siete dei bamboccioni, un po’ fessacchiotti…e non capite mai che un NO immediato è quasi sempre un SI dilazionato…>>. Altri/e ne dicevano ancora di peggio, come se gli esseri umani fossero degli automi che rispondono a comando ai diversi stimoli (modello gli ultimi consigli degli “esperti” nell’approcciare un colloquio di lavoro: mai muovere o stritolarsi le mani, mai guardare per aria, mai toccarsi la gola etc…! Spazzatura, ecco che cosa ne penso: e se l’unico consiglio che fornissero i suddetti esperti fosse << siate voi stessi >>? Magari ognuno troverebbe la propria dimensione, anche lavorativa. E invece capita che, dissimulando una spaventosa timidezza, un poveraccio che ha fregato uno psicologo del lavoro, si trova a fare l’intrattenitore su una nave da crociera!). E dunque me ne stavo sprofondato nella mia sedia in silenziosa riflessione quando qualcuno mi ha chiesto: << E tu che ne pensi? >>. Al che non ho posto tempo al tempo, e impostando la voce modello Vittorio Gasman in Amleto, ho affermato apoditticamente: << Fondamentalmente mi ritengo un coglione >>.
mercoledì 15 giugno 2011
L'importante è festeggiare :-D
Buon "Compleone" (o "Listeanno")!
Si può cominciare a pensare dove e quando...
proposte reali o evanescenti da postare qui sotto!
(se si riesce... ultimamente i commenti sono bloccati in tutto il mondo...sigh)
Ragionare da vecchi
Non so voi, ma quando arriva il lunedì mattina, provo un’irresistibile voglia di andarmene in pensione. Mi trovo ad invidiare i vecchini con i cagnetti tristi seduti sulle panchine dei giardini pubblici, mentre sfogliano svogliatamente un giornale immersi in un cono di tenue luce solare. Osservandoli mi viene da imitarne la lentezza dei gesti, il passo malcerto, le mani dietro la schiena incurvata dal peso della vita, lo sguardo malinconico e rassegnato di chi sa che non c’è più tempo. E così m’immedesimo da cialtrone, come per un istintivo omaggio alla loro condizione di viaggiatori ormai giunti, come bocce che hanno terminato la corsa. Poi vado al mio baretto e la cameriera - che è sudamericana, del Venezuela credo, e che quindi di queste cose se ne intende - precedendo le mie consuete parole, mi dice: << Oggi è solo lunedì >>. E mi fa una smorfia di complicità che precede un sorriso caraibico. Di solito rispondo con un sospiro da Ponte dei Sospiri. Lunedì scorso le ho fatto per la centesima volta il ragionamento sulla pensione di cui sopra e lei mi ha risposto cortesemente, come se credesse davvero alle sue parole: << Sei ancora troppo giovane per pensare alla pensione >>. Ed io annuendo le ho risposto: << Già, hai ragione: comincerò a pensarci giovedì…>>.
martedì 14 giugno 2011
Quorum raggiunto!
Ieri è stata una giornata memorabile per la nostra Nazione: per la seconda volta i cittadini hanno respinto al mittente l'idea malsana del nucleare; l'acqua resterà un bene pubblico e nessun privato potrà arricchirsi sulla commercializzazione di essa; la legge è davvero uguale per tutti. Dal voto di ieri se ne deduce che per la nostra Patria c'è ancora una speranza. Viva l'Italia.
Per capire esattamento cosa avverrrà adesso vi rimando all'articolo apparso oggi su "Il Fatto Quotidiano":CONTINUA A LEGGERE QUI ...
lunedì 13 giugno 2011
Dalle stelle alle stalle
E così quella sera Giovanni si vestì di tutto punto, si profumò abbondantemente con Attitude – erano anni che non lo faceva – ed uscì carico di aspettative, anzi di vivide speranze. L’appuntamento era fissato per le ventuno. Giunse con un anticipo che aveva francamente del clamoroso. Parcheggiò l’automobile sufficientemente lontano per non essere visto quando gli altri fossero giunti, ma non tanto da non accorgersi del loro arrivo. In quella lunghissima mezz’ora fumò mezzo pacchetto di Winston Red: era decisamente nervoso e sudava leggermente – e la cosa lo infastidiva non poco pensando a quel sontuoso bagno che si era concesso per l’occasione, con tanto di sali emollienti e rilassanti...
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domenica 12 giugno 2011
"Passo dopo passo dal lago alle montagne"- Via Alta della Val Maggia
"La natura ci offre lo stato di sogno che procura al nostro corpo e al nostro spirito la libertà di cui hanno necessariamente bisogno." Renè Magritte Una nuova via, proiettata nell'azzurro del cielo, in un mondo a parte, nell'abbraccio della natura che estrania dalla quatinità.
La via alta della Val Maggia in Svizzera, appena sopra il Lago Maggiore, è un itinerario nato quasi per caso, che collega Locarno con Fusio. Si inerpica tra val Maggia ad oriente e la val Verzasca a ponente e permette all’escursionista di rimanere in quota per cinque o sei giorni, a margine della frenetica vita quotidiana e a diretto contatto con la natura.
La via alta della Val Maggia in Svizzera, appena sopra il Lago Maggiore, è un itinerario nato quasi per caso, che collega Locarno con Fusio. Si inerpica tra val Maggia ad oriente e la val Verzasca a ponente e permette all’escursionista di rimanere in quota per cinque o sei giorni, a margine della frenetica vita quotidiana e a diretto contatto con la natura.
Il sito ufficiale lo trovate qui. Mentre qui c'è il pdf. C'è anche un bel documentario, della televisione svizzera, che con immagini e parole racconta l'itinerario.
Ciao a tutti, Emilio
sabato 11 giugno 2011
Un passo dopo l'altro
"Non salgo per bisogno di avvicinarmi a qualche presenza, per un'intimità col cielo. Nè per sfuggire a qualcosa o qualcuno. Vado in montagna per provare la buona sensazione di prendere distanza dal suolo, per permettermi una passeggiata in un deserto. Il motore dell'alpinismo per me è sopratutto la ricerca della bellezza, che è poi il movente di tutte le forti pulsioni umane: anche la scienza, ai suoi inizi, era mossa dal desiderio di scoprire il segreto della bellezza"
E. De Luca
(Articolo tratto dal "Messaggero di Sant'Antonio" di giugno 2011)
E. De Luca
(Articolo tratto dal "Messaggero di Sant'Antonio" di giugno 2011)
mercoledì 8 giugno 2011
Per chi suona la....sirena
Allarme di auto nella notte, corsa alle finestre per vedere per chi suona la sirena. Il signor Gentile si accorge che si tratta della sua Renault Supercinque dell’86; indossa la vestagliona di flanella e senza dare spiegazioni alla moglie si scaraventa giù dalle scale.
Giunto in strada si avvicina alla vettura ed esterrefatto si accorge che la serratura del portabagagli è stata forzata. Apre lo sportello e purtroppo si avvede del furto. La moglie dalla finestra urla disperata:
“Francesco…ma che succede?”.
“Mi hanno rubato la ruota di scorta….”.
“E chi te l’ha rubata?”.
Lunga pausa di silenzio carica di attesa suggestiva:
“…i ladri, no?”.
(Dialogo realmente avvenuto a Sesto San Giovanni (MI) in via Bellini, ang.viale Gramsci, sul finire degli anni '80: ndr.)
Giunto in strada si avvicina alla vettura ed esterrefatto si accorge che la serratura del portabagagli è stata forzata. Apre lo sportello e purtroppo si avvede del furto. La moglie dalla finestra urla disperata:
“Francesco…ma che succede?”.
“Mi hanno rubato la ruota di scorta….”.
“E chi te l’ha rubata?”.
Lunga pausa di silenzio carica di attesa suggestiva:
“…i ladri, no?”.
(Dialogo realmente avvenuto a Sesto San Giovanni (MI) in via Bellini, ang.viale Gramsci, sul finire degli anni '80: ndr.)
Il Sentiero delle Orobie
Il Sentiero delle Orobie è un sentiero montano, o alta via, che collega diversi rifugi e bivacchi delle Prealpi Orobiche, in provincia di Bergamo. Il sentiero si divide in due parti principali: la prima parte (occidentale) inizia dalla valle dello Stabina e si congiunge al tratto orientale presso il Rifugio Fratelli Calvi. La seconda parte (orientale), la più conosciuta anche per la gara di interesse internazionale, invece, parte dall'ambiente calcareo della Val Canale, si congiunge all'alta Valle Brembana, percorre l'alta Valle Seriana (passando dal cosiddetto Circo dei giganti delle Orobie tra Pizzo Redorta e Pizzo Coca), attraversa la Valle di Scalve, e si conclude nello spettacolare ambiente dolomitico della Conca della Presolana, luogo privilegiato dal movimento degli arrampicatori, non solo bergamaschi (Wikipedia)
Partiremo il 27 giugno e a Dio piacendo arriveremo il 4 luglio.
Il sentiero si snoda a quote variabili tra i 1.500 e 2.800 metri di altitudine, con una media tra i 2.100 e i 2.200 metri. Attraversa tutto il Parco delle Orobie Bergamasche con paesaggi vari e suggestivi sotto tutti i punti di vista, abbelliti da montagne di rara imponenza. Come già accennato, si divide in due tratti principali: il Sentiero delle Orobie occidentali ed il Sentiero delle Orobie orientali:
Il tratto occidentale in condizioni climatiche buone ed in assenza di neve non presenta particolari difficoltà ed è accessibile a qualsiasi escursionista sufficientemente allenato.
Il tratto orientale (quello che faremo noi: ndr.) è consigliato ad escursionisti più esperti per via di alcune tappe, tra cui l'ultima dal Rifugio Luigi Albani al Passo della Presolana, che sono parzialmente costituite da vie ferrate, attrezzate con scalette, catene o corde fisse che richiedono un'adeguata preparazione e attrezzatura (Wikipedia).
martedì 7 giugno 2011
Capita, a volte, di dover lavorare... a BG
Questo post nasce dalla collaborazione lavorativa di Laura ed Enrico, con la straoridnaria partecipazione di Stefano e del fedele Diego. Si tratta di uno dei lavori per cui Laura si trasferisce saltuariamente a BG... è un po' demenziale per qualcuno, si sa, ma Torino e Bergamo sono efficacemente collegate anche dal treno! incredibile!
E' un lavoro inusuale, perchè non è il solito impianto, però secondo noi è carino. Vi mostriamo le foto scattate da Enrico in cantiere.
Questo è il progetto: un magazzino che sarà riconvertito in uffici...
si getta il pavimento
che sia in piano, eh... fate attenzione....
Oggi il cantiere era così, carino vero?
Come finirà?
se Dio vuole vi terremo informati.
Da Bg è tutto, a voi la linea!
Come finirà?
se Dio vuole vi terremo informati.
Da Bg è tutto, a voi la linea!
mercoledì 1 giugno 2011
Diaologhi surreali
<< Faustino? Si che viene, mi ha telefonato ieri sera. Ogni volta mi fa prendere dei colpi. Glielo dico sempre che non si telefona di notte, che di notte ci sono solo le urgenze. Tra l'altro, l'altro ieri, proprio alle nove, quando ormai pensavo fosse lui, c'e' stata un'urgenza vera >>.
<< Ah caspita che colpo. Mi spiace davvero. In bocca al lupo.
Faustino? Si, chiama anche me nelle ore più improbabili...poi parla a voce superbassa...usa praticamente gli infrasuoni dei pipistrelli...ed io che comincio a diventare un po' sordo lo lascio andare avanti per le mezz'ore intere senza capire un accidente di niente. Poi lui fa "allora, che ne dici?" e io "boh, sai com'è...al giorno d'oggi non abbiamo più certezze...!" >>.
<< Ah caspita che colpo. Mi spiace davvero. In bocca al lupo.
Faustino? Si, chiama anche me nelle ore più improbabili...poi parla a voce superbassa...usa praticamente gli infrasuoni dei pipistrelli...ed io che comincio a diventare un po' sordo lo lascio andare avanti per le mezz'ore intere senza capire un accidente di niente. Poi lui fa "allora, che ne dici?" e io "boh, sai com'è...al giorno d'oggi non abbiamo più certezze...!" >>.
Referundum - ACQUA - NUCLEARE - GIUSTIZIA
Carissimi,
Or ora la Corte di Cassazione ha sentenziato che il referendun sul nucleare sà da fare. Quattro "SI" per conservare l'acqua pubblica (tutti hanno diritto di accedervi, anche i diseredati: "date da bere agli assetati" dice il Vangelo...); per allontanare definitivamente lo spettro del nucleare dall'Italia (la Germania lo farà a breve); ed infine per dire forte e chiaro a chi di dovere che "la giustizia è uguale per tutti".
Viva l'Italia.
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