Qualche settimana fa ho regalato a Salvatore una bottiglia di Unicum, l’amaro svizzero nato nel lontano ’700 e ancora prodotto e distribuito in (quasi) tutti gli esercizi commerciali d’Italia. Oggi è toccato a me: Davide mi ha regalato una bottiglia… udite udite… di Petrus Boonekamp…! Imbottigliato nei lontani anni ’80. Ovvero una autentica rarità…!
Paolo Villaggio sostiene che gli amari siano l’ultimo stadio dell’alcolismo cronico. E forse ha ragione. Dopo questa fase, affermano gli esperti, pare che si comincino a vedere serpenti marroni sui muri. Ovvero, il baratro totale.
Ad ogni modo io vedo in questo regalo un gesto di grande ed autentica amicizia.
E dunque, alla salute…!
Diego: «Che eleganza… la bottiglia ti dice già tutto dell’amaro: forte, sobrio elegante. Il Mario Monti degli amari»
Yanez: «La pubblicità degli anni ’70 recitava: “Dopo mangiato l’amarissimo che fa benissimo”. 45 gradi di puro piacere…!»
Diego: «Quelli erano amari, non i Montenegro, i Cynar, limoncini e limoncette ed altre bevande inutilmente zuccherine…»
Yanez: «Infatti…, l’amaro dolce
potevamo inventarlo solo noi italiani»
Andrea: «Provo quasi invidia…»
Yanez:
«Dimmi la verità, Andrea: ma a te hanno mai regalato una bottiglia di Petrus?»
Andrea:
«No…, ci devono solo provare…»
Yanez:
«A me l’hanno regalata sabato scorso. Mi sono commosso: è da almeno 30 anni che
non ne sentivo più parlare…»
Yanez: «Che dite, provo a berne un
goccio? Magari a stomaco pieno. Anzi, magari prima redigo un paio di paginette
di ultime volontà, poi mi abboffo sconciamente - l’ultimo pasto del condannato
è sempre abbondante… - e infine mi tiro giù un bicchierino…»
Andrea: «Per le paginette immagino
che ci metterai poco tempo, ma se vuoi condividere l’assaggio (e relativa
mangiata) io ci sto…»
Fiorella:
«L’amaro più amaro del Mondo. Ma una volta non aveva la bottiglia rotonda? O mi
sbaglio?»
Yanez:
«Ma Fiò, non scherzare…, per cortesia: quello a cui ti riferisci tu è l’Unicum…!
Altro immenso elisir di lunga vita…»
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