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Compagni di scuola, Italia 1988 |
L’altra sera ero in chat con alcuni ex-compagni delle scuole medie. Capita di tanto in tanto, diciamo a distanza di quattro cinque anni, di sentire l’esigenza di ritrovarsi, di ricontarsi. Così accadde l’ultima volta. E così come l’ultima volta, e ancor più oggi, capita di fare dell’ironia sugli anni che passano e su quanto stiamo “invecchiando”. Ed il confronto con il bellissimo film di Carlo Verdone, “Compagni di scuola” si fa sempre più attuale («È tremendo, è da denuncia! Uno nun se pò presenta’ ridotto così… Deve manna’ ‘n certificato… ma d’ufficio d’igiene però!» - «Ma quali strafiche? Ma quali strafiche? Quali? Ma se erano orribili all’epoca del liceo, pensa adesso che so’ diventate queste no?» - «Ho sbagliato festa! Ho sbagliato villa… Infatti me coincideva tutto: er cancello, er chiosco, er vialetto… Solo che quando so’ entrato m’è preso un colpo, perché ho visto ducento teste bianche, tutti vecchi, co’ e rughe in faccia… me so’ detto: ammazza come ce siamo ridotti!» - «Tu c’hai avuto un crollo dall’ottavo grado della scala Mercalli: guarda com’eri, guardati come sei: me pari tu’ zio!» - «Ma uno così se porta a una festa? Se porta in rianimazione»).
Insomma i dialoghi in chat erano tutti più o meno su questa falsariga. Qualcuno addirittura, e con un anticipo francamente esagerato, si è spinto fino a chiedere lumi su possibili “residence anni azzurri” o sistemazioni similari. Nessuno peraltro ha parlato di reumatismi o problemi d’incontinenza: il che è già un sollievo.
E così, mentre tra il serio e il faceto, si disquisiva allegramente, Carlo, che ci tiene a far vedere che lui gli anni non li dimostra, se n’è uscito con un simpatico aneddoto (anzi due): «La scorsa settimana ero a cena con dei colleghi. Era il mio compleanno. E alla cameriera ho detto che avevo 27 anni. E ci ha creduto…! E poi, sentite quest’altra: andiamo a Roma con degli amici a vedere gli Internazionali di tennis. Prenoto un appartamento a Trastevere e il tizio che viene a portarci le chiavi mi fa: “Fumagalli? Ma sei del ’72? Ma li mortacci tua… che t’hanno imbarzamato???».
IMBARZAMATO…
Per la serie: perché accontentarsi di sentirsi giovani solo dentro???
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