La vita è grama, si sa, soprattutto di questi tempi, e per forza di cose tocca ingegnarsi. Ultimamente, io e un mio caro amico di Roma, insegnante delle scuole medie, stiamo tentando la sorte scommettendo sulle partite del Campionato di calcio. Sono puntate di pochi euri, s’intende, miserrime verrebbe da dire, data la condizione economica di entrambi. E pur tuttavia le stesse non sono mai prive di una certa ambizione e arroganza: l’idea infatti è quella di ‘acchiappare’ molto, spendendo assai poco. Ed infatti fino ad ora non abbiamo ‘acchiappato’ proprio un bel niente.
Ora però, i due provetti giocatori (finora sfortunati) hanno finalmente un metodo infallibile per diventare milionari in men che non si dica.
Vado subito a presentare il numero (molto bello e completo), convinto che ciò possa far cosa gradita a tutti i lettori del blog.
Allora amici, statemi a sentire. Il Professore ha elaborato una teoria per vincere con le scommesse che, a suo dire, è infallibile. Mah…, se lo dice lui che è uomo di lettere, e ha molto studiato…!
Dunque, vediamo se mi riesce di spiegarvela: egli (cioè lui, ovvero il Professore) sostiene che un risultato prima o poi (stocasticamente parlando) deve uscire, indi per cui se uno gioca, poniamo caso sempre sul Napoli vincente, prima o poi l’azzecca. L’importante è giocare sempre la stessa squadra, e sempre lo stesso risultato (un po’ come fanno i giocatori professionisti della roulette…). Mi seguite? Bene. Ora può essere che se punto la prima volta cinque monete sul Napoli vincente, magari non l’azzecco perché il Napoli perde; magari non l’azzecco la seconda volta perché il Napoli pareggia. Alla terza idem, così come per la quarta...! Ok, ma arriverà un momento in cui ‘sti c…o di napoletani vinceranno…! Questa è statistica…!
Orbene, la genialata del Professore sta in questo: prima giocata cinque monete. Bon perse. Seconda giocata: raddoppio la posta, ovvero dieci monete. E così di seguito. In caso di vittoria del Napoli, non solo recupero il credito perso con la prima giocata, ma per effetto del moltiplicatore (mettiamo caso che la vittoria del Napoli sia data a 2) ce vado a guadagna’. Tutto chiaro?
Può succedere per assurdo che si vada sotto pure di 2-300 monete durante la ricerca del risultato…, ma prima o poi se becca…! Ammazza quanto se becca…!
Dico bene Alessa’?
Allora, chi ci sta a metter su la Nuova Banda del Buco? (“M’hanno rimasto solo ‘sti quattro cornuti...”).
Ciao raga’, vedo che state tutti bene ed avete sempre voglia di scherzare. La teoria è infallibile, il problema è che si deve avere moneta da investire, molta moneta: almeno la mia finisce prima, molto prima, che arrivi la vincita che in teoria dovrebbe ripagare abbondantemente ogni perdita!
E poi, almeno per me, la sfiga ci vede benissimo !
Quindi risparmio per il trek di Pasqua che Lorenzo sta organizzando perfettamente.
Saluti e un abbraccio.
P.S. Come stanno le colleghe del Prof, quelle con le B di ‘bona’, ‘bella’… e mi fermo qui?
Bacioni Piazza
(Enrico).
Be’ non c’è dubbio, come direbbe Gassman é un metodo “sc-sc-scientifico…”.
Però scusate, non sarebbe più semplice scommettere sui Gobbi juventini?
Quelli arubbano, e vincheno sempre!
(Salvo).
Grazie, Luigi, per aver fedelmente riportato la mia teoria, lo hai fatto con termini molto chiari e diretti, nonché divertenti. Bisogna però apportare una precisazione che divulgo a tutti gli amici del Listone: per vincere molte monete bisogna puntare sempre (cioè finché non si vince) non sulla vittoria di una squadra, ma sul pareggio. Nessuna squadra vince o perde sempre, ma tutte o quasi tutte, anche le squadre più forti, pareggiano almeno una volta nell’arco dell’intero campionato (in realtà pareggiano anche di più); inoltre il pareggio è sempre dato a quote molto alte, ciò vuol dire vincite davvero elevate. Vi illustro un prospetto come esempio pratico. Si comincia giocando due monete sul pareggio del Napoli. La squadra perde, la volta successiva si punta di nuovo sul pareggio del Napoli, ma si deve raddoppiare la posta (indispensabile per recuperare la perdita della prima giocata), la squadra perde di nuovo; la terza volta si punta sul pareggio raddoppiando ancora e così via, finché non si indovina il risultato per passare poi dalla ‘commessa bona’ (una con tantissime B!!!) del punto SNAI vicino casa mia a riscuotere la vincita.
Teoria di un insegnante romano (e chi altri poteva partorire una teoria simile se non un romano? Poi noi romani ci lamentiamo se al nord ci considerati degli scansafatiche…)
TEORIA LUDICA PER DIVENTARE RICCHI SENZA FARE UN CAZZO
Prima giocata sul pareggio di una squadra qualunque (che sarà mantenuta per tutta la serie di giocate, fino alla vincita): 2 monete;
Seconda giocata, stessa squadra e stesso risultato: 4 monete;
Terza giocata, 8 monete;
Quarta giocata, 16 monete;
Quinta giocata, 32 monete;
Sesta giocata, 64 monete;
Settima giocata, 128 monete;
A questo punto, anche il più sfigato al mondo vincerebbe, ma poniamo il caso che il giocatore continui a perdere…
Ottava giocata, 256 monete;
Nona giocata, 512 monete;
A questo punto la giocata diventa molto pesante, ma non ci si deve assolutamente tirare indietro, perché sarebbe la fine! E comunque è molto improbabile non riuscire a vincere alla nona giocata, ma procediamo;
Decima giocata, 1024 monete. Si indovina il risultato. La squadra scelta è data, poniamo il caso, a 4 (ma spesso i pareggi sono dati pure a 7!!!), avete idea di quanto potrei riscuotere dalla ‘commessa bona’ del punto SNAI? È presto detto: 1024 x 4 = 4096.
Se invece il pareggio è dato a 7 diventano: 1024 x 7 = 7168 monete!!!
Anche detratte tutte le perdite, la vincita è comunque molto consistente.
In tutta franchezza, credo valga la pena di tentare. Bisogna informarsi però se c’è un limite di puntata su una singola partita. Temo di sì…
(Alessandro er prof. de Roma).
Molto tempo fa ho provato anch’io la strada del guadagno facile, ma si è rivelato un buco nell'acqua…! Alla fine ho vinto non giocando (Lorenzo).
Il Maratoneta ha perfettamente ragione: vinciamo se non giochiamo. Lorenzo è veramente una persona molto, ma molto saggia… E poi, anche se vinciamo 20 monete, che cavolo ci facciamo? Poveri siamo e poveri restiamo…!
(Alessandro, er prof. de Roma).
E va be’, allora semo destinati a restare dei poveri spiantati? E l’attico a Porta Romana quanno me lo compro? Allora tiè…, tiè fortuna…!
(Yanez).
“Cardone..., l’intimo non vi rode...?” https://www.youtube.com/watch?v=MhTZrK_nCzM
Nessun commento:
Posta un commento