Prova
“Non preoccuparti della pioggia, lasciala cadere” (Marco Brignoli, Rifugio Baroni al Brunone, Sentiero delle Orobie Orientali)
Pagine
lunedì 6 dicembre 2010
Capodanno: De Pradaccio
(le foto dei dialoganti sono nel post di Yanez qui sotto)
Rasta Cuoco: "Ciao Giovannella, quasi quasi vengo a trovarti per l'ultimo dell'anno..".
Yanez: "Bravo Rasta Cuoco.......quasi quasi vengo anch'io....!".
Giovannella: "Perchè c'erano dei dubbi? Ho già fatto nevicare, è tutto pronto, mi raccomando il Canaglia non può mancare....!".
Yanez: "Ciao Gio, che si dice da quelle parti? Eh, tutto bene?
Stavamo pensando di tornare al Pradaccio per Capodanno, l'anno scorso ci siamo troppo divertiti.....! Il racconto l'hai letto, vero?
Ieri sera ero al telefono col Canaglia e ci siamo confrontati su chi convocare: ho lanciato la proposta all'allegra combriccola via mail. Ci sono già alcuni certi. Fai conto 5-7 persone. La mail l'ho mandata ieri quindi mi aspetto che si aggreghi qualcun altro a breve.
Sarebbe bello rimettere su la squadra dell'altr'anno, con Luca Vichingo Zorn con Mirko Psyco, il cantante scemenziale, il Profeta e gli altri. Ora provo a sentirli".
Giovannella: "Grande Yanez! Cavolo se sarebbe bello! Luca dovrebbe essere dei nostri, certo che ho letto il racconto.
Aspetto aggiornamenti. Ma se ti allego il volantino perchè non provi ad attaccarlo su qualche bacheca? Circoli, palestre, negozi sportivi, amici baristi, il parrucchiere il dentista....Baci, Giò. A presto presto".
Yanez: "Va bene, accetto senza averlo deciso prima....!".
Capodanno in rifugio
Allora chi viene su al Pradaccio per Capodanno? Eh...? Forza, dire...!
http://www.il-sentiero.it/download/capodanno2010-2011.pdf
Cenone al rifugio; escursione ai Prati Fiorentini
martedì 23 novembre 2010
Per chi è più bravo di me a fare le foto...
All'interno di Fotografica si svolgeranno tavole rotonde e dibattiti con la partecipazione di importanti nomi della fotografia italiana e internazionale. Tra i partecipanti annunciati: Giorgia Fiorio, Amedeo Novelli, Erminio Annunzi, Gabriele Basilico, Thorsten Milse, Tony Thorimbert, Mauro Pagani, Martina Colombari. Ci saranno mostre fotografiche di importanti artisti dell'immagine e alcuni noti critici saranno a disposizione per visionare individualmente lavori fotografici (previa iscrizione sul sito di Fotografica). Per gli appassionati sono stati organizzati anche seminari e workshop con approfondimenti di temi relativi a scatto, elaborazione, stampa e video ripresa. Presso gli adiacenti istituti Feltrinelli e Custodi e nello Spazio Bocconi ci saranno altri spazi di approfondimento, workshop e dibattiti. In tema di prodotti si potranno vedere e testare tutte le ultime novità Canon, con uno spazio specifico dedicato alle reflex Eos, con seminari gratuiti per migliorare la propria tecnica fotografica.
Fotografica 10 si svolge al Centro Forma di Milano, piazza Tito Lucrezio Caro 1 dal 24 al 28 novembre 2010, con orari dalle 18 alle 22 nei giorni 24, 25 e 26, dalle 10 alle 22 nei giorni 27 e 28.
Il programma completo è disponibile sul sito www.canon.it/fotografica
venerdì 19 novembre 2010
Un maratoneta a caso...
giovedì 11 novembre 2010
Per i più golosi...
giovedì 4 novembre 2010
Regolamento del Listone
mercoledì 3 novembre 2010
Vacanze intelligenti
Clicca sul link per leggere il seguito:
https://docs.google.com/leaf?id=0B5-37T0NMorpYmFlZmViNTYtZDZlNC00OTJiLTliZmYtOTVjM2RjMzBiMTE5&hl=en&authkey=CKzU5L8D
martedì 2 novembre 2010
Come Babbo Natale
Week-end Levanto - 5 Terre
E' vero, sono stati giorni di pioggia intensa. Ma ad ogni modo ci siamo divertiti.
Sabato sono stato il primo ad arrivare a Levanto, lasciata la borsa all'ostello sono partito subito da solo approfittando del fatto che il tempo reggesse. In tre ore sono arrivato a Vernazza senza fermarmi (la tabella dei sentieri dava 4h.....). C'erano molti escursionisti, quasi tutti inglesi. Nel primo pomeriggio sono tornato a Levanto con il treno. Nei pressi dell'ostello ho trovato Giovanna. Abbiamo fatto una passeggiata sulla spiaggia (come avevamo scritto molti e molti mesi fa sul Listone excell) ed abbiamo parlato a lungo sul molo "La Pietra" sotto Villa Agnelli. Alle 17.00 sono arrivati in auto Domenico e Vichy (due miei amici conosciuti in Valle d'Aosta) con Alessandra che proveniva dalla lontana Pescara. Alessandra di Como con la sua amica Simona sono giunte poco dopo. L'ostello è davvero bello e lo consiglio a tutti (Ospitalia del Mare). Breve passeggiata per le graziose viette di Levanto e poi aperitivo a base di Nero d'Avola e Cabernet. Cena dal solito Tumelin: magnifica (si consiglia - a parte i piatti di pesce naturalmente - la torta al cioccolato). Prima di andare a dormire io e Domenico, per ricordare i tempi del M.Bianco, siamo entrati in un pub alla moda e ci siamo bevuti un magnifico doppio cognac invecchiato di 16 anni.
Il giorno dopo il tempo reggeva ancora e quindi siamo partiti per il trekking. Ho anche sbagliato strada distratto dalle chiacchiere di Oh Ale...! Fortunatamente abbiamo perso solo 20 minuti. All'altezza di Punta Mesco è cominciata un'acquata da tregenda. Lungo la discesa il sentiero è diventato quasi un torrente in piena. C'era un vecchio inglese in palese difficoltà che faceva il percorso inverso e ci chiedeva come fosse la strada a salire: chissà se se l'è cavata.....! A Monterosso, ormai fradici, siamo entrati in un magnifico bar-ristorante sulla spiaggia e ci siamo concessi un pranzetto rigenerante con i fiocchi (qualcuno ha preso trofie al pesto e bruschette alle acciughe: fantastiche). La cosa più bella di quel locale era l'ampia vetrata che dava sul mare: la bufera urlava tutta la sua rabbia e sembrava di essere a Capo Nord. Nel pomeriggio siamo rientrati a Levanto. In ostello doccia bollente e siesta. Ha continuato a piovere per il resto della giornata, sempre più forte ed anche il ruscelletto che lambisce l'ostello rombava talemtne forte che sembrava diventato il Rio delle Amazzoni. Nel tardo pomeriggio aperitivo - questa volta a base di spritz-aperol. Ci siamo seduti sotto un tendone di un bar in centro e cullati dal rumore della pioggia ci siamo abbandonati a lunghe chiacchierate su letteratura, cinema, viaggi ed esperienze personali. Ovviamente si è parlato dell'imminente Capodanno. Qualcuno ha proposto Istambul, ma Oh Ale l'ha bocciata sostenendo che lì fa troppo freddo in quel periodo; qualcun altro ha lanciato l'idea di andare ad Asiago (albergo con centro benessere); altri hanno proposto Livigno (sci-ciaspole) o un rifugio in Austria. Vichy invece era sicurissima: il deserto del Marocco.
La cena questa volta si è svolta da Rino, ed è stata, se possibile anche migliore: a suggellare il tutto un bicchiere di sciachetrà.
La mattina dopo ancora pioggia (ormai non ne potevamo più...). L'alternativa era andare a visitare qualche paesino delle 5 Terre o al massimo un giretto per Sestri Levante. Ma data l'intensità delle precipitazioni alla fine abbiamo optato tutti per un rientro anticipato. Alle 11.00 treno per Milano. Domenico, Vichy ed Alessandra in auto.
Ad ogni modo è stato un bel w-e, a dispetto del tempo e delle distanze che hanno tentato in ogni modo di boicottare la nostra gita. Come ha detto giustamente Domenico: "che ci importata della pioggia.....noi veniamo a Levanto perchè ci piace l'idea di ritrovarci. Anche trascorrere del tempo insieme, fosse anche solo a parlare sotto un tendone dove tutto intorno piove, non è tempo perso: è tempo guadagnato". Ed io sono d'accordo con lui.
Yanez
lunedì 18 ottobre 2010
Da Piazza a Piazza per Piazza & C
Da Piazza a Piazza 2011
Qualche giorno fa, ripensando alla Da Piazza A Piazza, che si tiene da 25 anni sulle montagne pratesi, mi sono detto: "cavolo, ma a questa è roba per il Piazza!". Invito il Piazza a tenersi libero il primo we di aprile, ma ovviamente l'invito è aperto a tutti gli amanti della natura e del camminare, amici e nemici del Piazza. Sono 80 km in due giorni, per cui c'è da divertirsi anche per i maratoneti. Lorenzo, Pino e Fede possono scegliere se camminare o correre, o fare entrambe le cose. Occhio però che all'andata sono 50 km per 2400 mt di salita fra bei e ribei. Si può partire leggeri perchè ci sono i ristori, bevande e cibo in abbondanza, preparato con amore. Qui il link per i dettagli:
http://www.caipratopodismo.it/Da%20Piazza%20a%20Piazza/generale.html
Mau
mercoledì 13 ottobre 2010
Tiriamo qualche somma
Sono ormai passati alcuni mesi da che il Listone ha mosso i primi passi: da quella soleggiata giornata d'inverno a Milano sono passati per l'esattezza nove mesi, il tempo che occorre per venire alla luce. Molte attività sono state proposte e messe in cantiere, alcune di queste hanno trovato realizzazione, altre ancora sono lì pronte per trovare adesioni. In questo periodo non si è discusso solo di viaggi, ma anche di iniziative culturali, mostre, fiere, rassegne cinematografiche ed altro ancora. Qualcuno ha proposto racconti personali, qualcun altro ha lanciato argomenti di riflessione, molti hanno arricchito il blog con album fotografici. In fondo il Listone è nato proprio per questo: condividere esperienze, confrontarci, pensare. La nostra è una piazza virtuale, strumento per essere vicini anche se fisicamente siamo lontani.
Venendo a qualche dato statistico: da che è nato il blog, vale a dire da maggio, ci sono stati 2.671 accessi (1.114 quelli degli ultimi 30 gg.; 64 solo nella giornata di ieri; 42 quelli di oggi). Il picco massimo si è raggiunto nel mese di settembre: 905 contatti (evidentemente il ritorno dalle vacanze estive è sempre un momento di confronto). Di questi 2.656 provengono dall'Italia; 8 dalla Spagna; 4 dagli Usa; 2 dal Regno Unito; 1 dal Canada (sembra incredibile ma è così).
Il post che ha riscosso il maggior successo di visibilità è stata "La cena del Listone di settembre" con ben 223 accessi; segue il racconto di Yanez "La traversata dell'Elba"con 81 visualizzazioni; terzo classificato "Ultimo w-e alle 5 Terre" con 64 visite. Poco più sotto troviamo la "Piccola disavventura" di Enrico e Maurizio in Val di Gleno (49) e "La Val Grande possibile" di Laura ed Enrico (46).
La pagina de "Le origini" è stata letta da 110 utenti.
E' doveroso un ringraziamento a tutti per aver contribuito alla crescita di questa realtà.
In questi ultimi mesi il blog ha proposto tre sondaggi ai quali hanno risposto in molti, considerando che siamo appena nati che ancora pochi ci conoscono. I voti utili espressi complessivamente sono stati 34
9 per il primo sondaggio:
14 per il secondo:
11 per il terzo:
Cosa si evince da questi dati? Tanto per cominciare possiamo dire che il blog piace così com'è. Il 78% dei votanti si è espresso a favore della sopravvivenza dello stesso. L'alternativa era quella di chiudere quest'esperienza e farne rinascere una più condivisa. I Listoniani hanno dimostrato in questi mesi, attraverso una partecipazione costante, che il blog è una realtà di tutti: ognuno può intervenire come meglio crede, proponendo, suggerendo, migliorando. Il blog non è di nessuno, ma appartiene democraticamente a tutti.
Il secondo quesito chiedeva "come hai conosciuto il blog". E qui è venuta fuori l'anima goliardica dei Listoniani: sette hanno risposto che è tutta colpa di Yanez; mentre quattro hanno optato per "è tutta colpa degli alieni". Ora siamo d'accordo che le opzioni di scelta erano alquanto balzane, e di questo dovremmo chiedere conto agli estensori dei sondaggi, ma la partecipazione massiccia al quesito ha rivelato il vero spirito di questa comunità. Due soli voti a favore della risposta "l'ho inventato io". Chissà chi saranno questi due? Boh.
L'ultimo quesito, il più tecnico dei tre, chiedeva che tipo di accesso dovesse esserci al blog. A prevalere è stata la tesi che l'accesso debba essere sì pubblico (vale a dire aperto a qualsiasi utente internet), ma al contempo che i post siano limitati agli invitati dall'Illustrissimo Sig.Listo Listonis. Da ciò si evince che per la maggioranza dei Listoniani (votanti) sia indispensabile far parte della comunità per poter interagire con il blog. E questo denota senza dubbio un forte senso di appartenenza.
Dai prossimi giorni partiranno altri nuovi sondaggi (sono ovviamente graditi suggerimenti) tesi a connotarci e a farci capire meglio chi siamo, da dove veniamo......! Da Foggia direbbe il Santone Quelo. Ma questa è un'altra storia.
Un abbraccio a tutti.
Listo Listonis.
sabato 9 ottobre 2010
venerdì 8 ottobre 2010
Argentario, Giglio, Giannutri
Maurizio
giovedì 7 ottobre 2010
Riproviamoci
Dunque quel che tento da un po' di postare è che io ci sarei alle 5 terre fine ottobre, e poi chi viene?
Ciaooooo
Alternativa ultimo we di ottobre Riva del Garda
Si tratta di un trek nei pressi di Riva del Garda. Si pernotterà in ostello a Riva del Garda o Rovereto, con eventuale visita del MART a Rovereto o alla casa di Depero (artista del Futurismo). Il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto ospita una collezione d'arte molto ricca e affascinante, dal futurismo alla pop art .
Il programma potrebbe essere questo.
Sabato: partenza da Milano e dintorni e arrivo all'imbocco del “sentiero attrezzato Giovannelli burrone di Mezzocorona”. Risalita di un torrente senza la necessità dell'imbrago.
Domenica e lunedì: Ferrata Cima Capi e Cima Sat (Ferrata “Via dell'Amicizia” da Riva del Garda alla Cima Sat). La ferrata è facile ma questa volta è necessario imbrago, dissipatore, casco, come sul Pasubio. Molto panoramica, come mostra la foto fatta da Cima Capi.
Le eccellenze del Listone
martedì 5 ottobre 2010
Ultimo w-e alle 5 Terre
Robert Doisneau a Milano
Chi vuole accodarsi è il benvenuto. Altrimenti tornerò in altra data con quelli che non potranno esserci giovedì. Sicuramente non mi dispiacerà fare il bis. Già qualcuno si è prenotato per domenica 31.
Vi metto una sua foto e una sua frase. A presto, Laura
"Le meraviglie della vita quotidiana sono emozionanti. Nessun regista cinematografico sarebbe capace di comunicare l'inatteso che si incontra per le strade."
lunedì 4 ottobre 2010
giovedì 23 settembre 2010
Val Grande, possibile?
Per evitare troppo emozionanti avventure e bivacchi improvvisati, io, Lò, Piazza e Mauri attraverseremo la Val Grande con una guida ufficiale del Parco. Dal 1 al 4 ottobre. Difficoltà EE.
mercoledì 22 settembre 2010
Proposte serali a BG Scienza
Ci sono alcune "chicche" che val la pena ascoltare, ad esempio:
mar 5: la resistenza fisica e psicologica nella maratona e nell'ultramaratona (quì i nostri 2 maratoneti ci sguazzano!)
mer 6: neurologia e montagna (non so bene cosa sia ma mi incuriosisce . . .)
sab 9: riscaldamento globale (lo abbiamo visto bene sui ghiacciai arretrati . . .)
mar 12: il ritorno di lupo e orso nelle orobie (questo mi interessa, non si sa mai che facciamo sulle Orobie, oltre ai bivacchi improvvistati, anche brutti incontri . . .)
mar 12: vegetazione "reale" e "potenziale" (non ho il pollice verde, però . . . )
ven 15: cellule, geni, proteine e malattie (un piccolo ripasso di nozioni di biochimica?)
sab 16: l’uso della robotica nelle problematiche neurologiche infantili (tema molto specialistico)
sab 16: mente etica e responsabilità criminale (quì ci vuole Leonardo, che è il più "profondo" tra noi)
sab 16: infezioni che viaggiano dagli animali all’uomo (sempre utile per chi fa trek in zone selvagge)
Magari non a tutti, ma a qualcuno sicuro ci andrò, anzi sentiamoci che andiamo assieme, specialmente penso al gruppo di Milano, eh? Il programma dettagliato si può scaricare da:
http://www.bergamoscienza.it/ITA/Default.aspx?SEZ=5&PAG=28
A presto, ciao a tutti, Piazza BG
sabato 11 settembre 2010
Cena del Listone
Nell'incantevole atmosfera del Paladar de Juan si è tenuta ieri sera la cena del Listone. Erano presenti ben dodici Listoniani, che tra un piatto di Camarones a la cerveza ed uno di Masas de cerdo fritas - oltre naturalmente alle misteriose "degustazioni(es)" che nessuno ha capito come funzionassero esattamente.... - si sono amabilmente intrattenuti raccontando le proprie vacanze. Silvietta & Profeta hanno parlato del loro viaggio in Irlanda, soffermandosi sulle iniziali difficoltà con la lingua(memorabile l'incontro del primo giorno a Dublino con il tassista ghanese che non capiva l'inglese e non conosceva le strade...); e poi le scogliere sul mare, le campagne ordinate, la gente cordiale ed accogliente.
Fabio invece ha riferito, con la sua consueta discrezione, del viaggio in Finlandia compiuto con la sua dolce metà. Qualcuno gli ha chiesto "ma perchè proprio la Finlandia?" E lui: "beh, perchè a Barbara piace il freddo". E l'altro: "e faceva freddo lassù, immagino?". "Per niente proprio, anzi...! A quel punto facevamo prima a passare l'estate davanti allo sportello del frigo aperto...".
Leonardo poi ha elogiato la Turchia (Cappadocia, Anatolia, Frigia, Lidia, Barletta, Afragola) ed ancor più l'accompagnatrice del gruppo: "ebbene, voi mi conoscete e sapete quanto mi lasci indifferente il fenotipo biondo-occhi azzurri...! Eppure vi confesso che è stato amore a prima vista...".
Salvatore ha raccontato delle sue due settimane in barca a vela nelle isole greche, sottolineandone lo spirito di assoluta libertà provato: "ogni giorno cartina alla mano si decideva cosa fare, dove andare, quanto restare...".
Maurizio invece ha parlato del suo viaggio nella Grecia continentale, da Atene a Corinto, a bordo di un enorme pullman da 50 persone...nonostante fossero in 15. La crisi (che non è per niente passata...come dice qualcuno) si nota anche da questi piccoli dettagli.
Yanez, come al suo solito, è partito lancia in resta ed ha elencato nell'ordine: trekking in Val d'Aosta, dalla Val Veny lungo il M.Bianco, fin al rifugio Elisabetta; Val de Chavanne, ghiacciaio del Rutor, cascate, Mont Chetif etcc...E' passato poi a parlare delle Dolomiti di Brenta e dell'ammutinamento nei confronti della guida che aveva pensato ad un trekking per pensionati...! Pare che qualcuno traendo spunto da quell'episodio abbia affibiato a Ya l'appellativo di "Giuda-traditore". Il meglio di se comunque l'ha dato parlando dell'avventura a M.Carrara, presso l'ostellaccio....consigliato dall'ineffabile Robertino pieno di capellacci...e tagliagole (per il quale attendiamo un racconto apposito). Ha chiuso raccontando la singolare esperienza nudista provata presso le saune di Andalo.
Federica ha riferito dei suoi viaggi avventurosi sulle Alpi Giulie (con caduta dal ponte...), del M.Rosa e ha aggiunto qualche particolare (notte insonne...fuga all'alba....) sulla comune esperienza provata c/o l'ostellaccio di M.Carrara.
Emilio, il vero ed unico alpinista/scalatore/arrampicatore del gruppo....al contrario ha intrattenuto i commensali parlando delle sue vacanze al mare....nelle Marche.
Laura, ancora abbronzatissima (è tornata ieri dalla Sardegna....complimenti) ed ha raccontato del Monte Rosa, e poi della Sardegna, appunto. Pare che la casa isolana sia davvero bella e sita in un luogo da favola. Il Listone al completo si è permesso di suggerire a Laura di recuperare (anche furtivamente) un mazzo di chiavi dell'appartamento (di proprietà di un lontano cugino) e di organizzare, così come avvenuto per Valloria, una bella vacanzina fuori stagione...!
Lorenzo, come sopra ha aggiunto qualche particolare alla scalata al M.Rosa. Per il resto il nostro è stato molto impegnato a parlottare molto amichevolemente (quasi direi amorevolmente) con la bella cameriera del Paladar...! E nessuno ha potuto dargli torto...anzi...!
Accanto a Lorenzo c'era Enrico: anch'egli su al M.Rosa, anch'egli naufragato nell'ostello di cui sopra. "Meno male che c'era Ya, sennò ce ne tornavamo, come si suol dire, con le pive nel sacco...il giorno dopo. Invece, grazie alla sua agendina siamo riusciti a salvare la situazione..!E devo dire anche molto bene". Il Silenzioso poi ha lanciato la proposta di andare a trovare Gudrug (Gudy per gli amici) a Genova.
Ecco, a proposito di proposte, ne sono uscite molte ieri, ma per motivi di tempo non sono state approfondite nè datate. Date un'occhiata al Listone di excell nei prossimi giorni: sono sicuro che apparirà qualcosa.
Per ora un saluto a tutti e grazie per essere intervenuti numerosi.
P.S. A breve la foto dell'evento.
Ecoola! A bientot.
mercoledì 8 settembre 2010
Disavvetura bis
Abbiamo letto con attenzione la croni-storia della disavventura occorsa a Mauri e ad Enrico (che da ora in poi non chiameremo lo stambecco delle Orobie)in montagna. Certo la prudenza in montagna non è mai abbastanza e comunque bisogna sempre pensare che l'inconveniente è dietro l'angolo (come dice il Grande Vecchio di P.T.).
Ad ogni modo, non tutte le disavventure sono di natura ambientale: ad agosto, per esempio, una parte del Listone si è trovata nella peggiore location da anni ed anni a questa parte (forse solo il dormitorio/romitorio di San Juan de Ortega, sulla via per Santiago, era peggio).
Si trattava di un'ostellaccio sulla riviera che va da La Spezia a Livorno in cui i listoniani si sono trovati immersi in un'umanità davvero singolare, deviante, al limite del criminale: Lombroso avrebbe avuto di che dissertarne (non rendiamo pubblico nè il nome del posto, nè la località: tale informazione sarà divulgata singolarmente a chi ne farà apposita richiesta).
lunedì 6 settembre 2010
Piccola disavventura
Allego la descrizione del Mauri, che è più che fedele, poi alla fine, alcune mie considerazioni.
Si tratta di una risposta ad una mail, il tono quindi è discorsivo, Ya chiedo vena, la prox volta laveremo i panni in Arno, eh??
bello e fedele il racconto, un grazie anche al Mauri, per il piacevole wk, faccio ora alcune mie considerazioni:
- la montagna è sempre un rischio, specialmente se si sopravvalutano le proprie capacità;
- ci è andata bene, merito della fortuna ma anche della calma e delle decisioni in tutto condivise;
- se si percorrono zone non ben conosciute è bene andarci sempre ben atrezzati, sia come
indumenti che come dotazioni specifiche (almeno 2 cartine, orologio con altimetro, bussola,
Lorenzo insegna, a propoposito Lò me ne compri uno come il tuo, stesso prezzo però! grazie)
- stare sempre calmi e con grande pazienza studiare la situazione, probabilmente una soluzione
è proprio dietro l'angolo, solo che non si vede . . .
- per ultimo ma più importante di tutto, andare in gruppo con guida esperta (ed ovviamente
mai da soli, sopratutto per i cercatori di funghi, viste le recenti esperienze . . .)
Per le foto della gita nella valle del Gleno:
http://picasaweb.google.com/111657819659693841855/ValleDelGleno#
Grazie a tutti, ci vediamo venerdì
Piazza BG
sabato 7 agosto 2010
Attraversare l'Umbria in bicicletta
La riproponiamo ufficialmente in questa sede, sperando di poterla realizzare quanto prima, magari in autunno, stagione più indicata per compiere un giretto da quelle parti:
http://www.ansa.it/web/notizie/canali/inviaggio/regioni/2010/07/28/visualizza_new.html_1876196168.html
giovedì 5 agosto 2010
Milano, città da incubo
Eccolo:
Milano, città da incubo
“Pirla” è un termine che si usa a Milano e sta per scemo, sprovveduto, limitato, ottuso, poco sveglio. E pour cause. Solo a dei pirla poteva venire in mente di insediarsi lì dove si sono insediati. Milano è l’unica grande città non solo italiana ma europea senza un fiume. Torino ha il Po, Firenze l’Arno, Roma il Tevere (più in giù le città non hanno fiumi non perché i meridionali sono dei “pirla”, al contrario dei milanesi sono invece astutissimi, anche troppo, ma semplicemente perché al Sud l’acqua non c’è), Londra ha il Tamigi, Parigi la Senna, Praga, Vienna, Belgrado il Danubio.Come e perché sia venuta a qualcuno l’idea di costruire una città in questo punto desolato e squallido della pianura padana, senza un corso d’acqua, è un mistero. Ho consultato geografi e storici, l’unica risposta che sanno dare, rifacendosi al nome latino della città, Mediolanum, è che era un punto di passaggio obbligato verso varie direttrici, l’oltralpe francese e svizzero, Venezia che era già allora una città importante. Ma Pavia, che è a soli trenta chilometri da Milano, poteva avere benissimo la stessa funzione, e sta su un bellissimo fiume, il Ticino. E invece i pirla si insediarono a Milano.Solo nel 1400 Leonardo si inventò i Navigli e quello straordinario reticolo di canali che irriga la campagna milanese. Ma Leonardo era fiorentino e un genio (geni non ne sono mai nati a Milano, solo dei pirla). Comunque sia nel Novecento i milanesi, confermando di essere dei pirla, coprirono i Navigli e, per sopramercato, negli ultimi dieci anni, con la scusa di farci un parcheggio, hanno coperto anche la Darsena che è come se a Firenze si abbattesse il Duomo (pochi sanno che Milano è stata, per lungo tempo, il più importante porto europeo per il trasporto di sabbia).Sistemata in questo modo Milano se è ancora accettabile d’inverno d’estate diventa un girone dantesco. Anzi peggio perché, per il caldo, tu rimpiangi persino l’ultimo girone dell’Inferno, quello dove i dannati, beati loro, stanno infissi nel ghiaccio (sicuramente non sono milanesi, saranno stati i napoletani e i romani ad aggiudicarsi quel posto privilegiato pagando una tangente a monsieur Satanasso). Tu la mattina, sfibrato dal caldo di fine giugno e di luglio, ti alzi e vedi un cielo grigio o bianco. Dici: “Finalmente una brutta giornata. Oggi forse pioverà”. Nient’affatto. Quel cielo-non cielo è fatto dai vapori che gravano sulla città. Più il cielo è bianco più la giornata sarà calda e afosa. Sono stato in climi, specialmente in Nordafrica, dove la temperatura di giorno raggiunge anche i 45, 47 gradi. Ma è un caldo secco e comunque la sera il termometro crolla a 20. Per cui il giorno resisti, aspettando la sera. Milano ha questa particolarità: la sera il caldo invece di diminuire aumenta. Cala un poco la temperatura (non di molto perché il caldo sale dall’asfalto arroventato) ma sale in modo esponenziale l’umidità in una sinergia sinistra che ti fa boccheggiare anche alle quattro di notte. Per questo i milanesi, appena arriva giugno, diventano dei superfanatici dei weekend. Ma cadono dalla padella nella brace. Per raggiungere l’agognato mare di Liguria (150 chilometri) ci vogliono cinque ore sotto il sole rovente. E quando, finalmente, arrivi al mare ti accorgi che non c’è. Un mare che sia tale, intendo. L’hanno rovinato loro, i milanesi, in combutta, per la verità, con i piemontesi e anche i liguri che, per quattro palanche in più, li han lasciati fare. Le Riviere di Levante e di Ponente, da Chiavari a Ventimiglia, sono ridotte a una lunga striscia di cemento, di seconde case, di terze case, di cementificazioni di ogni tipo.Il mar ligure ridiventa potabile d’inverno, ma d’inverno i milanesi preferiscono andare a rovinare le montagne. Che resta quindi al milanese? Lavorare. Ed è indubbio che i milanesi, a parte le ore che passano in macchina, siano gente che lavora. Un tempo sostenevo, solo parzialmente smentito poi dai fatti, che Roma e Lazio non avrebbero mai vinto un campionato. Chi glielo fa fare, diciamo la verità, a un calciatore che vive a Roma di andare ad allenarsi (è il motivo per cui il primo Bossi quando arrivò a Roma con i suoi leghisti voleva rinchiudersi in una foresteria)? Qui se uno non va a Milanello o a Interello crepa di noia.È quindi vero che Milano, a parte inanellare inutili scudetti, sostiene buona parte dell’economia del Paese mentre gli altri sgavazzano e se la godono. È il giusto destino dei pirla che si insediarono in un luogo dove nessun essere umano, che non fosse scimunito, si sarebbe mai sognato di piantare le tende.
Massimo Fini
lunedì 26 luglio 2010
Dove andate in ferie....?
Oggi è una magnifica giornata e le vacanze sono sempre più vicine: a proposito dove ve ne andrete ad agosto? Al mare, in montagna, trekking, bici…coraggio, sparate!
Io per ora ho in programma solo montagna (Valle d’Aosta e Trentino), e forse tre - quattro giorni al mare. E’ strano sto fatto: amo tanto il mare, molto di più della montagna, ma ogni anno mi ritrovo su sentieri d’alta quota. Boh, forse è perché ricerco l’avventura….ed i lettini sulla spiaggia hanno molto poco d’avventuroso, a parte la lettura dei giornali di gossip.
Vi lascio con un piccolo aneddoto: la notte passata ero di turno in emergenza. Prima chiamata su paziente cardiopatico. Niente, non ne vuole sapere di venire all’ospedale. Insistiamo per quasi un’ora. Niente di niente. Poi all’improvviso arriva la nipote: e che nipote, direi. Gli faccio: “dì un po’ Mario, ma quella è tua nipote?”. “E sì, è l’unica cosa bella che ho”. “E ti pare giusto farla stare in pena?”.
Poi prendo la ragazza a quattrocchi e le chiedo di provare a convincere il nonno a seguirci. Morale, in tre minuti il paziente si decide.
Ya.
domenica 25 luglio 2010
Ospitalità fino all’estremo
sabato 24 luglio 2010
Il valore delle cose
(Da "Pillole di saggezza - ed altre amenità").
Il terzo cavaliere
(Da "Considerazioni sullo stato dell'Umanità").
La Traversata dell'Elba
E non si paga il biglietto
Charles Bukowski
Nei momenti fugaci in cui la notte cedeva il passo all’alba, cominciarono ad udirsi i richiami dei gabbiani, ripetuti, forti a tratti urlati fin dentro le finestre. Dalle imposte appena socchiuse la luce tenue del mattino illuminava la stanza silenziosa, disordinata: ovunque si vedevano indumenti, scarponi, borracce, bastoncini da trekking, zaini. Erano gli ultimi momenti di calma che precedevano l’inizio dell’avventura.
Anche quella notte avevo dormito poco e male: d’altra parte non era una novità. Ogni notte che precede l’inizio di un viaggio riserva ormai da tempo lunghe veglie in attesa del giorno.
Mi alzai su di un fianco e cercai di guardare fuori dalla finestra: non si vedeva granché con quelle imposte appannate. Era ancora troppo presto per svegliare i compagni. Andai in bagno e mi affacciai alla finestra: il cielo era gremito di gabbiani che compivano volute concentriche seguendo le correnti ascensionali. Alcuni sembravano sfidarsi in manovre sempre più ardite in un gioco di abilità e coraggio. Era davvero uno spettacolo affascinante, nonostante quei versi ripetuti e sgraziati. Improvvisamente comparve un’ordinata formazione di rondoni che fendette l’aria a gran velocità e scomparve dietro il caseggiato. L’inseguii con lo sguardo fin dove potei: la scena mi ricordò il passaggio delle Frecce Tricolore sui cieli di Bergamo in occasione della Festa degli Alpini. Poi ancora, da altra direzione, tornarono con un volo radente, ancora più stretti: si trattava evidentemente di una tecnica di caccia. Li ammirai a lungo respirando forte l’aria fresca del mattino che spirava dal mare.
Tornando a letto in punta di piedi, osservai gli amici ....