Prova


Non preoccuparti della pioggia, lasciala cadere” (Marco Brignoli, Rifugio Baroni al Brunone, Sentiero delle Orobie Orientali)

domenica 7 dicembre 2014

Il presepe è una cosa seria...

Amici,
Avete letto la notizia della scuola statale bergamasca in cui il preside ha proibito il presepe onde evitare disturbo agli studenti stranieri di altre religioni, culture e tradizioni? Io non so come la pensiate - e d’altra parte io pure non saprei che posizione prendere. La scuola è statale, e di conseguenza deve essere laica. Alcuni sostengono tuttavia che nulla vieta che accanto al presepe possano essere realizzati altri simulacri di religioni diverse (che so, tipo un Budda assiso placidamente, o anche il trio Shiva Visnù e Bramaputra in allegra compagnia e perché no pure l’assai misterioso Manitù, divinità dei pellerossa, il popolo più poetico di tutta l’umanità). In fondo si dice che le diversità arricchiscono. Bene. Il problema è che nessuno è disposto a tollerare le religioni altrui, a quanto pare. E questo, volenti o nolenti dobbiamo ammetterlo: è dai tempi delle Crociate che ci scanniamo in nome di Dio. D’altra parte… anche sul concetto di incontro tra culture diverse c’è da ragionare: ahimè negli ultimi tempi l’incontro si è trasformato più che altro in scontro…
Va be’, ma torniamo a bomba: nella vicenda della scuola bergamasca non si sono fatte attendere le polemiche e le strumentalizzazioni politiche. E chi tra tutti gli esponenti politici si è distinto per il livello di indignazione? Ma è ovvio, colui che, qualche anno fa ha pensato bene di sposarsi, non già seguendo i dettami di Santa Madre Chiesa…, ma ricorrendo ad un pacchianissimo RITO DRUIDICO (con tanto di elmetti con le corna, fiasche di idromele e gonnellini scozzesi).
Aveva ragione Flaiano: “La situazione è grave, ma non seria…”
P.S. Alessa’, in allegato la foto del presepe mio dell’anno passato. Che dichi, te piace? Tutta roba comprata all’Ipercoop(pe).
(Yanez)

Piccolo problema: l’Islamismo non prevede nessun tipo di rappresentazione del divino. E dunque, che ci mettiamo vicino ai Re Magi? La verità è che siamo italiani, e quindi incapaci di prendere decisioni drastiche e decise; sempre lì a mediare, a contrattare, a inciuciare, affinché nessuno si incazzi per davvero. Ricordate le Falkland? Il tempo di preparare una flotta e gli inglesi hanno attraversato l’oceano per andare a riprendersele (quattro pecore e du’ pecorari gallesi); se a noi avessero invaso Linosa saremmo ancora qui ad appellarci all’ONU con sdegnata e vibrata protesta (ah, dimenticavo i due soldati di marina - anzi uno - che in India hanno messo le radici). Per diana, siamo in Italia e qui la gente fa il presepe, punto. È una tradizione secolare che ha perfino perso il suo significato religioso, e pertanto infischiamocene di chi si sente offeso - come sopra - da quattro pecorelle e du’ pecorari…
(Salvo)

Accidenti, come si fa a parlare male di un presepe? Luigi mi chiede un parere sul presepe suo dello scorso Natale, ma io non posso e non voglio mentire, perciò testé dichiaro che il presepe di Luigi è semplicemente orrendo per una serie di motivi:
1) I personaggi sono di pessima fattura
2) Le figure sono distribuite a casaccio senza alcun criterio logico
3) Le proporzioni sono del tutto ignorate: personaggi alti quanto le case e anche di più
4) Le pecore sono sbilenche e quasi tutte uguali: ma che vanno a passo di marcia militare?
5) Non si vedono il bue e l’asinello che con i loro fiati scaldarono il piccolo Gesù, sicuramente sono all’interno della grotta, ma appunto troppo lontani per scaldare il Bambino, ma abbastanza vicini per appestare la povera Maria e San Giuseppe
6) Non è chiaro quale sia il pastore bifolco che governa il gregge, gregge peraltro del tutto scomposto
7) Non si vedono cani pastori
8) Non c’è il fieno per il bue e l’asino e l’ambiente dove sono rinchiusi è troppo angusto, e per questo Luigi rischia una denuncia per maltrattamento di animali
9) Si notano i soliti personaggi che con la Natività non hanno assolutamente nulla a che vedere: venditori di pesce, venditori di salumi, venditori di frutta ecc., tutte figure che c’entrano come i cavoli a merenda (di derivazione napoletana, il che costituisce una pesantissima aggravante).
10) La disposizione delle case è del tutto casuale, sono ammassate e non rispettano alcun piano urbanistico e/o regolatore
11) Sulla grotta della Natività ci sono alcune pecore accovacciate: gli ovini non si rilassano su superfici rocciose, ma su campi erbosi e soffici, una grave incongruenza che oltre a denotare crassa ignoranza da parte dell’autore del presepe potrebbe rafforzare la precedente denuncia per maltrattamento di animali
12) Il venditore di pesce urla in maniera sguaiata e a gran voce, rovinando l’atmosfera sacra dell’Evento (altra denuncia per schiamazzi notturni, nonché gravissima incongruenza, non si è mai visto vendere il pesce di notte)
13) Non ci sono i Re Magi o se ci sono non si individuano chiaramente
14) L’Angelo sulla grotta ha la faccia da cretino
15) Ho ingrandito l’immagine e ho fatto una scoperta raccapricciante: il venditore di salumi somiglia in maniera impressionante al Silvio e frega sul peso, ha taroccato la bilancia. Suprema vergogna, basterebbe solo questo ultimo aspetto per dare fuoco al tutto!

GIUDIZIO FINALE

Il presepe di Luigi dello scorso Natale è orrendo, osceno, irriverente, farraginoso, incongruente, disordinato, confuso, vergognoso, indelicato, offensivo, illegale, truce, cinico, sarcastico, buffo, eretico, ateo! Una boiata gigantesta, un errore sesquipedale, una cazzata universale, una puttanata fatta coi piedi A quanto pare l’autore all’Ipercoop(pe) ha preso un’iper-sòla. Se ne consiglia l’immediata distruzione e gettare il tutto nella pattumiera, senza por tempo in mezzo. 
(Alessandro)

Quest’anno anch’io pensavo di fare un bel presepe… E se poi lo vede il Proff? M’è passata la voglia.
(Salvo)

Grazie Alessandro, amico mio…! Grazie infinite: anche io ho espresso giudizi assai poco lusinghieri su questo presepe, che in effetti non è stato realizzato propriamente dalle mie mani, bensì da quelle di mia madre. Quante… e quante volte le ho detto di porre un po’ più di attenzione alla distribuzione dei personaggi sulla scena…, quante e quante volte le ho detto di non mettere bestie sui tetti delle abitazioni…, quante e quante volte le ho detto di togliere di mezzo i volgari bottegai e i pizzicagnoli ladri…! Quante… Ma lei niente. Ora le sta bene: le ho testé letto il tuo giudizio severo, ma onesto!!! C’è rimasta un tantino male, ma in fondo le critiche servono per migliorare…, o no?
Grazie ancora, amico mio. E spero che la prossima immagine del presepe 2014 che ti invierò al più presto possa riscontrare un minimo di miglioramento rispetto all’obbrobrio dell’anno passato. 
Ciao.
(Yanez)

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