Prova


Non preoccuparti della pioggia, lasciala cadere” (Marco Brignoli, Rifugio Baroni al Brunone, Sentiero delle Orobie Orientali)

venerdì 12 dicembre 2014

Regali natalizi e non solo...

Amici, avete letto l’ultima genialata dei nostri governanti? Per i dipendenti statali no regali oltre i 150 euro. Ottima notizia, non trovate? Va be’ magari proprio ottima no..., ma meglio questo che niente. In fin dei conti 150 euro non sono tantissimi, anche se in una nazione come la nostra - corrotta e marcia fino al midollo - potrebbero essere un bel volano per aumentare il già dilagante malaffare tangentizio.
Spinto da curiosità sono andato a vedere la norma:
divieto per il dipendente di chiedere regali, compensi o altre utilità, nonché il divieto di accettare regali, compensi o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore (non superiore a 150 euro) - anche sotto forma di sconto. I regali e le altre utilità comunque ricevuti sono immediatamente messi a disposizione dell’Amministrazione per essere devoluti a fini istituzionali
Al che ho fatto un salto sulla sedia: non c’è il minimo accenno al cumulo di regali…! E se, puta caso, un tangentista - anche per interposte persone - mi regala 20 doni da 150 euro? Ovvero tremila euro di regalo???? Niente, la norma non è chiara, ovviamente, e quindi nelle maglie larghe della disposizione, tutto è possibile.
Così, per scrupolo, sono andato a dare un’occhiata anche alla normativa vigente negli Stati Uniti: da quelle parti i dipendenti pubblici non possono accettare doni di valore superiore a 20 dollari: 20 DOLLARI. E i regali non sono cumulabili (se ne ricevi due - uno da 15 e l’altro da 6 - rinunci a uno dei due…). TASSATIVO.
Ma quelli sono barbari…, puritani…, manettari, giustizialisti… ovviamente, e i corrotti e gli evasori li sbattono in gattabuia senza pensarci su due volte…! Noi invece siamo più evoluti, siamo avanti...!!! Ecco perché siamo ormai ridotti con le pezze al culo…
VIVA L’ITALIA

Costi della politica 2014 a quota 3 miliardi di euro, tra cui Presidenza della Repubblica (228 milioni), Camera (943 milioni), Senato (505 milioni), Corte Costituzionale (52,7 milioni): +0,3% rispetto al 2013; Presidenza del Consiglio, 484 milioni (+ 5,6%); rimborsi elettorali, 91 milioni (- 0,4% … ma solo per la rinuncia del M5S) - fonte: Uil su dati del bilancio dello Stato - .
I sacrifici devono farli solo i cittadini di serie B. Poi danno la colpa all’anti-politica…!

- Rapina a mano armata, 3 anni e 6 mesi di reclusione (condanna cancellata dall’indulto del 1986, Governo Craxi)
- Rapina, ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi da fuoco, 1 anno e 6 mesi di reclusione (condanna cancellata dall’indulto del 1990, Governo Andreotti)
- Associazione a delinquere, detenzione e porto abusivo di armi, ricettazione continuata, 6 anni e sei mesi di reclusione (condanna dimezzata dall’indulto del 2006, Governo Prodi)
In Italia delinquere conviene….

Polemica sul preside della scuola bergamasca che ha vietato il presepio a scuola per tutelare la cultura degli studenti non cattolici…! Chi protesta di più? Quello che si è sposato con rito druida…

Approvata la “voluntary disclosure” (leggasi condono fiscale edulcorato): il Governo conta di incassare 6,5 miliardi di euro.
Fantastico…, con un’evasione fiscale stimata a 91,4 miliardi di euro all’anno (dati Mef), noi ci accontentiamo di recuperare qualche briciola…! Sempre che arrivino anche quelle…

TFR in busta paga: cioè vi danno i vostri soldi..., li tassano di più..., e dovete pur ringraziare...! Ottimo e abbondante per la truppa.

domenica 7 dicembre 2014

Il presepe è una cosa seria...

Amici,
Avete letto la notizia della scuola statale bergamasca in cui il preside ha proibito il presepe onde evitare disturbo agli studenti stranieri di altre religioni, culture e tradizioni? Io non so come la pensiate - e d’altra parte io pure non saprei che posizione prendere. La scuola è statale, e di conseguenza deve essere laica. Alcuni sostengono tuttavia che nulla vieta che accanto al presepe possano essere realizzati altri simulacri di religioni diverse (che so, tipo un Budda assiso placidamente, o anche il trio Shiva Visnù e Bramaputra in allegra compagnia e perché no pure l’assai misterioso Manitù, divinità dei pellerossa, il popolo più poetico di tutta l’umanità). In fondo si dice che le diversità arricchiscono. Bene. Il problema è che nessuno è disposto a tollerare le religioni altrui, a quanto pare. E questo, volenti o nolenti dobbiamo ammetterlo: è dai tempi delle Crociate che ci scanniamo in nome di Dio. D’altra parte… anche sul concetto di incontro tra culture diverse c’è da ragionare: ahimè negli ultimi tempi l’incontro si è trasformato più che altro in scontro…
Va be’, ma torniamo a bomba: nella vicenda della scuola bergamasca non si sono fatte attendere le polemiche e le strumentalizzazioni politiche. E chi tra tutti gli esponenti politici si è distinto per il livello di indignazione? Ma è ovvio, colui che, qualche anno fa ha pensato bene di sposarsi, non già seguendo i dettami di Santa Madre Chiesa…, ma ricorrendo ad un pacchianissimo RITO DRUIDICO (con tanto di elmetti con le corna, fiasche di idromele e gonnellini scozzesi).
Aveva ragione Flaiano: “La situazione è grave, ma non seria…”
P.S. Alessa’, in allegato la foto del presepe mio dell’anno passato. Che dichi, te piace? Tutta roba comprata all’Ipercoop(pe).
(Yanez)

Piccolo problema: l’Islamismo non prevede nessun tipo di rappresentazione del divino. E dunque, che ci mettiamo vicino ai Re Magi? La verità è che siamo italiani, e quindi incapaci di prendere decisioni drastiche e decise; sempre lì a mediare, a contrattare, a inciuciare, affinché nessuno si incazzi per davvero. Ricordate le Falkland? Il tempo di preparare una flotta e gli inglesi hanno attraversato l’oceano per andare a riprendersele (quattro pecore e du’ pecorari gallesi); se a noi avessero invaso Linosa saremmo ancora qui ad appellarci all’ONU con sdegnata e vibrata protesta (ah, dimenticavo i due soldati di marina - anzi uno - che in India hanno messo le radici). Per diana, siamo in Italia e qui la gente fa il presepe, punto. È una tradizione secolare che ha perfino perso il suo significato religioso, e pertanto infischiamocene di chi si sente offeso - come sopra - da quattro pecorelle e du’ pecorari…
(Salvo)

Accidenti, come si fa a parlare male di un presepe? Luigi mi chiede un parere sul presepe suo dello scorso Natale, ma io non posso e non voglio mentire, perciò testé dichiaro che il presepe di Luigi è semplicemente orrendo per una serie di motivi:
1) I personaggi sono di pessima fattura
2) Le figure sono distribuite a casaccio senza alcun criterio logico
3) Le proporzioni sono del tutto ignorate: personaggi alti quanto le case e anche di più
4) Le pecore sono sbilenche e quasi tutte uguali: ma che vanno a passo di marcia militare?
5) Non si vedono il bue e l’asinello che con i loro fiati scaldarono il piccolo Gesù, sicuramente sono all’interno della grotta, ma appunto troppo lontani per scaldare il Bambino, ma abbastanza vicini per appestare la povera Maria e San Giuseppe
6) Non è chiaro quale sia il pastore bifolco che governa il gregge, gregge peraltro del tutto scomposto
7) Non si vedono cani pastori
8) Non c’è il fieno per il bue e l’asino e l’ambiente dove sono rinchiusi è troppo angusto, e per questo Luigi rischia una denuncia per maltrattamento di animali
9) Si notano i soliti personaggi che con la Natività non hanno assolutamente nulla a che vedere: venditori di pesce, venditori di salumi, venditori di frutta ecc., tutte figure che c’entrano come i cavoli a merenda (di derivazione napoletana, il che costituisce una pesantissima aggravante).
10) La disposizione delle case è del tutto casuale, sono ammassate e non rispettano alcun piano urbanistico e/o regolatore
11) Sulla grotta della Natività ci sono alcune pecore accovacciate: gli ovini non si rilassano su superfici rocciose, ma su campi erbosi e soffici, una grave incongruenza che oltre a denotare crassa ignoranza da parte dell’autore del presepe potrebbe rafforzare la precedente denuncia per maltrattamento di animali
12) Il venditore di pesce urla in maniera sguaiata e a gran voce, rovinando l’atmosfera sacra dell’Evento (altra denuncia per schiamazzi notturni, nonché gravissima incongruenza, non si è mai visto vendere il pesce di notte)
13) Non ci sono i Re Magi o se ci sono non si individuano chiaramente
14) L’Angelo sulla grotta ha la faccia da cretino
15) Ho ingrandito l’immagine e ho fatto una scoperta raccapricciante: il venditore di salumi somiglia in maniera impressionante al Silvio e frega sul peso, ha taroccato la bilancia. Suprema vergogna, basterebbe solo questo ultimo aspetto per dare fuoco al tutto!

GIUDIZIO FINALE

Il presepe di Luigi dello scorso Natale è orrendo, osceno, irriverente, farraginoso, incongruente, disordinato, confuso, vergognoso, indelicato, offensivo, illegale, truce, cinico, sarcastico, buffo, eretico, ateo! Una boiata gigantesta, un errore sesquipedale, una cazzata universale, una puttanata fatta coi piedi A quanto pare l’autore all’Ipercoop(pe) ha preso un’iper-sòla. Se ne consiglia l’immediata distruzione e gettare il tutto nella pattumiera, senza por tempo in mezzo. 
(Alessandro)

Quest’anno anch’io pensavo di fare un bel presepe… E se poi lo vede il Proff? M’è passata la voglia.
(Salvo)

Grazie Alessandro, amico mio…! Grazie infinite: anche io ho espresso giudizi assai poco lusinghieri su questo presepe, che in effetti non è stato realizzato propriamente dalle mie mani, bensì da quelle di mia madre. Quante… e quante volte le ho detto di porre un po’ più di attenzione alla distribuzione dei personaggi sulla scena…, quante e quante volte le ho detto di non mettere bestie sui tetti delle abitazioni…, quante e quante volte le ho detto di togliere di mezzo i volgari bottegai e i pizzicagnoli ladri…! Quante… Ma lei niente. Ora le sta bene: le ho testé letto il tuo giudizio severo, ma onesto!!! C’è rimasta un tantino male, ma in fondo le critiche servono per migliorare…, o no?
Grazie ancora, amico mio. E spero che la prossima immagine del presepe 2014 che ti invierò al più presto possa riscontrare un minimo di miglioramento rispetto all’obbrobrio dell’anno passato. 
Ciao.
(Yanez)