Prova


Non preoccuparti della pioggia, lasciala cadere” (Marco Brignoli, Rifugio Baroni al Brunone, Sentiero delle Orobie Orientali)

mercoledì 14 maggio 2014

Rimini, mon amour

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Ciao amici,
Mancano ormai tre settimane alla ‘Biciclettata di Rimini’. E dato che molti in questo periodo si stanno chiedendo se riusciranno a farcela a seguire i “professionisti del pedale” (alla Alessandra e Alfio, per intenderci), è il momento giusto per raccontare un po’ quello che faremo in questi tre giorni. Intanto, per chi può prendere ferie nella giornata di venerdì, l’idea è quella di partire al mattino e raggiungere Pesaro, in treno - con bici al seguito naturalmente - (Regionale Veloce 2275; Milano Centrale h. 09.20 - cambio a Piacenza). L’ora di arrivo è prevista intorno alle 14.30. Da Pesaro si seguirà la bellissima strada panoramica che s’inerpica su per il Parco Naturale del Monte San Bartolo; dopo una ventina di chilometri di sali-scendi, arriveremo a Gabicce Monte e da qui, con una veloce discesa, raggiungeremo il litorale. A questo punto le asperità di giornata sono finite e ci attende solo una bella e rilassante pedalata sul lungomare fino all’albergo.
Chi invece non se la sentisse di affrontare la panoramica, può scendere dal treno alla stazione di Gabicce Mare. Poi magari ci si trova lungo la strada che porta a Rimini.
Come alternativa di ‘avvicinamento’, si era pensato di scendere a Cesena, raggiungere Cesenatico per mezzo della sicura pista ciclabile; e da qui Rimini. Il percorso è tutto in piano e dato che il primo giorno avremo con noi le borse sulle bici, potrebbe essere un vantaggio non incontrare salite.

San Marino - panorama
Il giorno seguente, partiremo alla volta dell’entroterra. Come già avvenuto per gli anni passati, ci avventureremo lungo la ciclabile sterrata del fiume Marecchia. Il tragitto è decisamente abbordabile e non ci vuole affatto una preparazione particolare per percorrerlo tutto. Una ventina di chilometri immersi nella natura ci porteranno nei pressi di Villa Verrucchio. Ancora un paio di chilometri (questa volta di salita) ed eccoci nell’antico borgo medievale di Verrucchio. Qui la sosta è d’obbligo. A seguire, si riparte alla volta di San Marino.
Chi non se la sentisse di cimentarsi in questa “impresa” ha due alternative: o ritorna a Rimini ripercorrendo la ciclabile del Marecchia; oppure può seguire la provinciale che porta alla bella Santarcangelo di Romagna; da qui poi si continua lungo la fascia costiera e in breve si torna a Rimini: 50 chilometri totali per la prima opzione; circa 60 per la seconda.
Per gli ardimentosi che getteranno il cuore oltre l’ostacolo invece, ci sarà la salita al Monte Titano (749 m.s.l.m.). Da Verrucchio sono circa una decina di chilometri: tutti o quasi di salita, ovviamente. Lo spettacolo che si aprirà davanti agli occhi di chi arriverà quassù, ripagherà di tutti gli sforzi fatti. Promesso!
Dopo la visita al borgo fortificato, con doverosa pausa pranzo, si scenderà verso Montescudo (386 m.sl.m.), altro borgo malatestiano arroccato sulle alture; da qui si proseguirà alla volta di Montefiore Conca (385 m.s.l.m.) - dove volendo si potrà visitare la rocca medievale - ; e continuando si scenderà ancora verso Morciano, quindi Cattolica e per finire Rimini. Per un totale di circa un’ottantina di chilometri.
Questa è la proposta: in alternativa si potrebbe rifare il percorso collinare Morciano - Saludecio - Mondaino - Montegridolfo - Tavullia - Gradara - Gabicce. Già sperimentato negli anni passati. Ma questo lo valuteremo tutti insieme. Non nascondo tuttavia che la salita a San Marino mi intriga parecchio.
Ovviamente tutto ciò è per chi avrà piacere di inforcare la bicicletta (ricordo comunque che l’hotel nel quale pernotteremo - Hotel Capri - mette a disposizione dei clienti alcune biciclette da passeggio: non certo idonee per affrontare lunghi percorsi, né tantomeno salite, ma utili per sgranchirsi un po’ le gambe). Viceversa, e come già alcuni hanno anticipato, ci sarà la possibilità di concedersi una splendida giornata in riva al mare. Con annesso primo bagno della stagione (non dimenticate il costume da bagno…). Ci si ritroverà poi tutti insieme per dare il via al cerimoniale dell’aperitivo in spiaggia (con l’immancabile Aperol-Spritz…) e della seguente cena a base di pesce e vino bianco. E per il dopo-cena cercheremo un locale dove raccontarci le nostre vite - gustando un cocktail, o anche un bel Talisker - ; o magari una balera (come l’anno scorso) dove lanciarci in danze più o meno scatenate (a seconda del grado di stanchezza…).

A questo punto direi che è d’uopo mettere un termine ultimo di adesione all’iniziativa: il 26 di maggio prenotiamo l’albergo. Quindi chi fosse interessato si faccia sentire prima di allora.
E dunque, che Rimini sia.

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