Oh, ieri la Sarina mi ha scritto su FB: “Quando la casa è pronta devi venire a trovarci”. Risposta: “Certo, ho già pronte le borse. Penso di fermarmi due-tre mesi”. E lei: “Ma anche no: un week-end va bene…”.
Uhè, auguri vecchio petomane…! Senti, io ho già tutto, badante, trespolo per la flebo, padella e pappagallo, pomata per i pidocchi inguinali (25mila unità), una buona scorta di pannoloni doppia resistenza…! Se ti serve una consulenza fammi un fischio. Ma forte che ormai sono quasi completamente sordo…
A proposito della Festa dei Morti: “Aòh, io nun c’ho tarmente voja de fa’ ‘n cazzo, che nun me va manco de mori’…
Come diceva giustamente Pozzetto: “Il matrimonio è una cosa esagerata: è come se uno che ha fame si comprasse un ristorante”.
Ah che sole, che pacchia, che relax, che nullafacenza…! Se penso che da lunedì riprendo servizio mi sento male. Devo assolutamente trovare un’anziana danarosa tra le mie conoscenze, magari una nonna di qualche alunna…!
Nooo, è stato invitato anche gambette corte su in montagna. Me lo ritroverò sempre tra le palle e andrà a finire che dovrò pure dividere il letto con lui. E per tutta la notte mi allieterà con i suoi orribili peti…
Cazzo, digli – anche abbastanza infastidito – che vai in montagna per cambiare aria e non hai piacere a respirare la sua…
Seduto al mio bar di Minturno e preso da improvviso entusiasmo, ordino un Jack Daniels. La ragazza mi chiede: “Mezzo o intero?”. Ed io: “Per il demonio, intero…!”. Al che, per soli due euro, mi versa una dose di whisky spaventosa, che a digiuno come sono, mi sarà letale…! Buono però.
Ieri ho speso quindici euro per una bottiglia di tequila messicana, cento per cento distillato d’agave. Mi era sembrata una buona idea, molto esotica. A sera ne ho versato un bicchierino e, ancor prima di suggerne l’ambito sapore, ho capito il mio errore: puro petrolio. Per non dilapidare il patrimonio l’ho bevuto fino in fondo e, stamattina, ne ho pagato il fio con un atroce mal di testa. Morale: mai lasciare la strada del whisky.
Eh eh eh…, questa storia che per Capodanno ce vònno ‘n par de piotte me fa sbellicare dalle risate. Comunque, se andate in macchina e dividete le spese vi costa molto meno. Se poi il brodo lo fate mettere al trucido (come sarebbe giusto…) allora vi costa ancora meno. Ad ogni modo ‘n par de piotte ce vònno tutte: piene piene…!
Il problema è che io er grano all’ostello non jo ‘o vojo da’. Che dichi, faccio caccia’ tutto ar trucido?
Ma non doveva pagare il trucido? Sarebbe meglio che anticipasse lui poi non gli restituiamo nulla: me pare logico. Comunque quando arriviamo ci mettiamo d’accordo e je levamo ‘n par de piotte a poker…
Prima di anticipare tu la moneta, vedi se c’è la possibilità che sia il trucido ad anticipare, che diamine. Fateje mette’ a machina e pure er brodo e l’autostrada; e pure panini e birre durante er viaggio. E poi, per ringraziamento, dateje ‘na bastonata col legno de rovere…
Sarò stronzo, ma a sto punto ognuno s’arrangi da solo per il viaggio…
Va a finire che noi scennemo in machina, mentre er trucido vie’ cor treno: così sa ‘a pija ‘n saccoccia…!
Aòh, sor Giova’, Eduardo è persona affidabile ed efficiente, sicuramente molto diverso dal trucido. Appena avrà sganciato er grano fammi sapere: sennò er treno, nu’ lo becco più…
‘sto trucido…, me sa ch’è pure de Berlusconi: ‘a faccia ce l’ha. Tocca levaje ‘n par de piotte a poker: poi vedi come comincia a piagne ‘sto bove…
Sono in fila davanti al pannello degli sportelli della biglietteria. C’è un via vai pazzesco, ma con lo smistamento elettronico le cose sono migliorate. Inoltre su 18 sportelli, ben 13 sono aperti: un evento davvero eccezionale. Si capisce da questo che siamo sotto Natale. Ci sono un sacco di addobbi natalizi, alberi, luci, nastrini, palle colorate. Però or ora m’è arrivata ‘na fiala che m’ha ucciso e ha distrutto tutta la poesia…
Quante monete hai cacciato per il bijetto? Aòh, stamane sur busse un sordido “artigliere” in incognita ha allentato i pertugi: ‘na vecchia s’è sentita male…!
E ma basta, sui mezzi pubblici non si può più salire: dei cessi ambulanti dove regna l’anarchia e dove ognuno si sente libero di espellere i propri venti impunemente…! Io compreso, naturalmente.
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