«Uhé, farabutto…!»
«Ciao, come va? Sei stato poi a Mantova?»
«Si, toccata e fuga: la mostra non è un granché…! Stai ancora lavorando?»
«Adesso non lavoro, forse inizio in gennaio»
«Ma lascia stare… si sta così bene nella completa nullafacenza (sic)»
«Già, l’ozio nutre lo spirito!»
«La prostata come va?»
«Ormai per sicurezza cammino con il pitale in mano»
«Si, fai bene. Anch’io ormai faccio conto di pisciare due o tre volte agli angoli della strada e nei giardinetti pubblici. A proposito, senti questa: ieri pomeriggio ho fatto un’ecografia all’addome inferiore per quel problemino di cui ti parlavo. Prima dell’esame, sono passato ovviamente alla cassa. Be’, lo sai che ti dico? Ho pagato 41,7 euro…! Con il Servizio Sanitario Nazionale. E se fossi andato privatamente avrei pagato 80 euro… Ma io mi domando e dico: dove sta so servizio sanitario gratuito e pubblico? E Crema è una realtà d’eccellenza, l’esame me l’hanno fissato in tempi più che ragionevoli… Pensa se avessi dovuto aspettare pure mesi… Paghi, aspetti e intanto magari schiatti… Ora mi chiedo: ma un povero disgraziato che non arriva alla fine del mese, come caspita fa a curarsi? Se non avessi avuto la possibilità, col piffero che facevo st’esame…, men che meno privatamente. Siamo arrivati alla jungla selvaggia… Allora tanto vale mandare tutto a quel paese e tirare giù la maschera: oggi si salva (o può tentare di salvarsi...) solo chi ha i soldi. Per tutti gli altri non c’è che sperare nell’Altissimo…»
«Hai detto bene: un poveraccio in Italia morirebbe, e infatti molte persone che non possono curarsi neppure con la Sanità Nazionale crepano come mosche!»
«Senti, ma è vero che Strade Blu se la passa male? Ti hanno contattato per i corsi di quest’estate?»
«Forse è stata causa mia. Dovevo andare a Ferragosto, ma ho rinunciato un mese prima. Immagino la disperazione e delusione dei miei fans: ho saputo di donne vegane diventate cannibali dalla rabbia»
«O cavolo…, dispiace. A proposito di cannibali… l’altra sera ho giocato a poker con tre di loro: mi è andata bene, ho perso solo una mano…!»
«Un’altra battuta così e mi suicido col Glen Grant…»
«Sei già andato a bere il caffè al bar? Col cane al guinzaglio?»
«Si certo: col sacchettino della cacca in tasca»
«Qualche giorno passo a trovarti. Prendo il treno a Lodi e in un’oretta solo a Mantova. Così il sacchetto lo tengo io».
«Dai, ci facciamo una bella bevuta di Lambrusco in qualche fetida osteria».
«Quando vuoi…»
«Potremmo incontrarci anche a metà strada, che so, Cremona»
«Ecco, questa sarebbe ancora meglio: bravo»
«Ok, trova una bella osteria, buona abbondante ed economica»
«Verresti in treno?»
«Si preferirei, e col cane»
«Bene, ottimo»
«Te lo presento, è più simpatico di me»
«E se poi lo tengono fuori dall’osteria?»
«Di solito riesco a entrare, ma può capitare. Ad ogni modo non posso lasciarlo a casa. Comunque è più facile che lascino fuori te»
«Si, senza dubbio…»
«Disturbi sicuramente di più e poi sporchi»
«Oltre ad essere incontinente…! In tutti i sensi»
«Già, ma fammi l’elenco degli altri sensi»
«Perdite gassose controllate e incontrollate e in luogo pubblico e privato»
«Ah già, ricordo!!»
«Devo andare, ci sentiamo»
«Il prossimo caffè fattelo fare corretto, mi raccomando. Ah, dimenticavo, in via Garibaldi, angolo via Mazzini, gli operai stanno sistemando lo scolo fognario»
«Grazie dell’informazione: bevo il caffè e corro a seguire i lavori. Col le mani dietro la schiena. E il cane al guinzaglio. A presto».
A proposito di Cremona: http://www.lastampa.it/2013/11/14/societa/viaggi/destinazioni/in-italia/cremona-il-violino-si-accorda-col-torrone-RFwcPxiQMViNzyNg3tbMrK/pagina.html
Nessun commento:
Posta un commento