

Ecco il resoconto dell'avventura (a lieto fine) vissuta durante l'avvicinamento al Rifugio Coca, lungo il sentiero delle Orobie Orientali.


Perdonatemi, ma con il treno ho un rapporto particolare...! Sarà che mio padre e il padre di mio padre (e pare anche il bisnonno) erano ferrovieri, sarà che lo preferisco a ogni altro mezzo di trasporto..."sarà fergusson", ma quando m'imbatto in articoli che parlano di binari provo un fortissimo bisogno di condividerli con tutti...! I Viaggi di Repubblica di questa settimana ci propongono un lungo racconto tratto dal libro di Sepulveda sulla Transpatagonica ("Patagonia Express"), riflessioni, racconti, leggende e incontri che s'intrecciano nel maestoso scenario del Sud del mondo, dove l'avventura non solo è ancora possibile, ma è la più elementare forma di vita (questo si legge sulla quarta di copertina dell'edizione 2011 Tea continua).
"Negli anni Trenta - scrive la Stampa di martedì 11 ottobre 2011 - era una mitica vetta per gli scalatori europei: l’Eiger è oggi protagonista di un percorso di trekking tra i più emozionanti della Svizzera"
Ah ma che bell'idea....! Penso di esserci, anche se l'ultima volta che sono stato al giapponese mi sono buttato in gola, del tutto inconsapevolmente, un bel tocco di rafano verde...! Per un istante ho visto la Madonna Nera di Cestokova seduta al tavolo di fianco al mio: sorrideva. Poi mi sono alzato di scatto e, con la mano a tappare la bocca, sono volato al cesso tra gli sguardi di stupore degli altri clienti. Per un paio di minuti abbondanti ho squassato la tranquillità raffinata del silenzioso locale con dei violentissimi conati di vomito, udibili a due isolati di distanza. Tornando al mio posto sono stato accolto con sguardi di inenarrabile severità da parte dei camerieri muniti di affilatissime catane. Fortunatamente hanno deciso all'ultimo, per il buon nome del ristorante, di non farmi fare la fine del sushi alla vicentina. Purtroppo però, ad un primo sguardo tutt'intorno a me ho dovuto constatare amaramente che la metà della clientela si era dileguata, i piatti ancora intonsi...! A fine cena, al cospetto del proprietario del locale, ho pronunciato un convintissimo: "Tutto magnifico...ho mangiato veramente bene". E costui fissandomi bieco, per nulla rispettoso delle consuetudini nipponiche, mi ha risposto in italiano perfetto: "La prego signole, non si faccia mai più rivedere da queste parti....".
"Alla conquista del Polo Sud racconta, a distanza di cento anni, una delle avventure più appassionanti nella storia delle esplorazioni antartiche. La mostra si concentra sulle sfide che i due leader, Roald Amundsen per la Norvegia e Robert Falcon Scott per la Gran Bretagna, si trovarono ad affrontare nei 2.900 chilometri che percorsero separatamente per compiere il viaggio di andata e ritorno dai margini della barriera di Ross al Polo Sud" [continua].
Sul Corriere della Sera di oggi compare un articolo relativo alla Giornata Mondiale dei Vegetariani: "Aumentano gli italiani che dicono addio alla carne: sono cinque milioni - Iniziative ovunque per la celebrazione. Sabato si celebra ovunque la Giornata Mondiale dei vegetariani. E sono le cifre a raccontare una realtà e un modo di alimentarsi che conquista sempre più persone. Se infatti secondo una proiezione, entro il 2050 saranno 30 i milioni di consumatori italiani che lasceranno da parte bistecche e hamburger, oggi un rapporto Eurispes fissa a 5 milioni i connazionali che preferiscono mettersi nel piatto insalate e ortaggi" [...continua a leggere...].