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venerdì 21 marzo 2014

Ebbra la primavera corre nel sangue

Oggi si festeggia la Giornata Mondiale della Poesia. E, guarda caso, oggi inizia ufficialmente la primavera. Anche se a dar retta agli astronomi, l’equinozio di primavera - ovvero il giorno in cui la Terra riceve perpendicolarmente i raggi del Sole all’Equatore - si è verificato ieri. Pare che il fenomeno si ripeta ormai dalla bellezza di sette anni. E ciò a causa della cosiddetta processione degli equinozi (che noi tutti conosciamo...!). Ma a noi tutto ciò interessa poco: in fondo cosa volete che sia un giorno in più o uno in meno? E poi le tradizioni vanno rispettate, a prescindere. Un po’ come l’ormai classica biciclettata di Rimini.
Primavera, la stagione delle stagioni, tempo di promesse e di sogni da gustare come nettare prezioso, conservato con riguardo durante il lungo inverno. Come vino effervescente appunto…

Marzo

Oggi la primavera
è un vino effervescente.
Spumeggia il primo verde
sui grandi olmi fioriti a ciuffi
dove il germe già cade
come diffusa pioggia.
Fra i rami onusti e prodighi
un cardellino becca.
Verdi persiane squillano
su rosse facciate
che il chiaro allegro vento
di marzo pulisce.
Tutto è color di prato.
Anche l’edera è illusa,
la boraccina è più verde
sui vecchi tronchi immemori
che non hanno stagione,
lungo i ruderi ombrosi e macilenti
cui pur rinnova marzo il grave manto.
Scossa da un fiato immenso
la città vive un giorno
d’umori campestri.
Ebbra la primavera
corre nel sangue.

(Vincenzo Cardarelli, 1887-1959)

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