Prova


Non preoccuparti della pioggia, lasciala cadere” (Marco Brignoli, Rifugio Baroni al Brunone, Sentiero delle Orobie Orientali)

giovedì 21 novembre 2013

Il ritorno del lupo

Il lupo pare che stia tornando sempre più prepotentemente in Abruzzo. Durante il nostro giro in bicicletta di quest’estate siamo stati in questa meravigliosa regione e abbiamo attraversato il Gran Sasso e la Majella. Nella tappa che ci ha portati da Sulmona a Roccamorice, siamo passati anche da Caramanico Terme (splendido paesino montagnoso nel cuore della Majella) dove dal 6 all8 novembre si è tenuto lInternational Wolf Congress. Ecco un bellarticolo pubblicato sul sito del Corriere della Sera qualche giorno fa. Che Iddio salvi il lupo... ora e sempre...! 

Negli anni Settanta i lupi che popolavano gli Appennini erano meno di cento. Talmente pochi da essere considerati a rischio di estinzione. Oggi, secondo stime ufficiali, sono più di mille. Solo in Abruzzo, nei 75 mila ettari di area protetta, vivono oggi una decina di branchi per un totale di circa 80 individui. «Un numero che, in proporzione al territorio, è superiore a quello del parco di Yellowstone», commenta Franco Iezzi, presidente del Parco nazionale della Majella. LE RAGIONI DEL SUCCESSO – Questo risultato nasce da diversi fattori. «Come prima cosa le leggi che hanno reso il lupo una specie protetta, poi l’abbandono da parte degli uomini delle aree montuose, il rimboschimento e l’aumento degli ungulati come i cinghiali di cui questi animali si cibano», spiega Andrea Gazzola, dottore di ricerca in biologia ambientale. Grazie a tutti questi elementi e all’attività continua dei ricercatori, i lupi sono tornati a colonizzare le aree montane del nostro Paese. «A differenza degli orsi e delle linci, infatti, tendono a staccarsi dal territorio di appartenenza per andare in cerca di nuovi spazi e compagni», continua Gazzola. «Questo spiega la loro veloce espansione in Italia: nel 2007 hanno raggiunto la Valle d’Aosta e poi si sono spinti anche oltreconfine fino ai Pirenei e in Germania».
Continua a leggere: http://www.corriere.it/ambiente/13_novembre_11/i-lupi-ora-sono-piu-mille-ma-sempre-rischio-f3d21766-4adc-11e3-bfcf-202576418f24.shtml

Nessun commento:

Posta un commento