Prova


Non preoccuparti della pioggia, lasciala cadere” (Marco Brignoli, Rifugio Baroni al Brunone, Sentiero delle Orobie Orientali)

giovedì 7 febbraio 2013

Rimedi d’amore

Qualche tempo fa mi ha scritto un amico: «Ciao Luigi. Hai deciso cosa farai a Capodanno e con chi? Io non ancora. Sono incerto fra la Namibia e le Langhe. Un viaggio comodo in mezzo agli animali contro un viaggio scomodo, ma catartico in mezzo al “nulla”. La catarsi mi attira molto, ne ho bisogno. Ma credo sarà catartico anche la Namibia. Nelle Langhe sarei però con persone che già conosco. Ma potrebbe essere anche un male. Confesso che voglio conoscere altra gente, soprattutto ragazze, sperando di trovare una compagna. Rimango nel dubbio. Oggi dovrò decidermi».

Ecco, rileggendo questa mail e considerato che manca qualche giorno a San Valentino, celeberrima festa degli innamorati, abbiamo ritenuto opportuno fornire qualche utile indicazione a tutti i “cuori solitari”.
Ovviamente non avendo né competenza, né tantomeno autorità in materia, ci faremo aiutare da esimi esperti e preclari studiosi.
Tanto per cominciare, nessuna disquisizione sui rimedi d’amore può ignorare la pietra miliare per antonomasia, vale a dire l’Ars Amatoria di Ovidio. Mi direte, “lascia stare…, si tratta di vecchiume…, cosa mai può insegnarci ancora costui?”. In effetti sono passati oltre duemila anni da che il poeta di Sulmona componeva i suoi versi, ma ciò nonostante, non tutto è da considerare superato. Aspettate e vedrete. Tanto per cominciare Ovidio dice “Vir prior accedat”, vale a dire l’iniziativa sia presa dall’uomo. E già, dev’essere l’uomo a fare la prima mossa, a esporsi, ad approcciare la donna: sarà poi lei a scegliere, a decidere se starci o meno. Com’è sempre stato dall’alba dei secoli, checché ne pensino quei fessi degli uomini. Il poeta poi suggerisce di usare parole di miele, parole dolci d’amore, quasi supplichevoli. Senza strafare, ovviamente. Il consiglio è quello di buttarla inizialmente sull’amicizia, sentimento più casto e meno impegnativo, nascondendo e rimandando la manifestazione d’amore ad un momento successivo, allorquando la confidenza conquistata aprirà le porte a ben altre confessioni. Che volpe…, che volpe quest’Ovidio…! E ancora, non bisogna mai far mancare i complimenti, le lusinghe, anche e soprattutto riguardo all’abbigliamento. D’altra parte si sa, le donne amano essere adulate, apprezzate, desiderate. Sparate un paio di complimenti sul nuovo, inguardabile tailleur color verde pistacchio alla collega che vi piace, e sarete già a metà dell’opera. L’importante però, come dice Ovidio, è non tradirsi: affinate dunque l’arte della dissimulazione. Al limite, se proprio non riuscite a trattenere un conato di vomito, fate finta che vi scappi uno starnuto (o qualche altra saetta corporale).
Un altro suggerimento è quello di non parlare mai dei difetti della donna, tanto fisici quanto caratteriali; evitare i rimproveri, e soprattutto non chiedere mai l’età. Ditemi voi se non sono consigli utili anche oggi? E ancora, evitare assolutamente di raccontare conquiste e amorazzi precedenti: non tanto perché si passa per persone poco serie e affidabili, quanto perché così si rischia di sminuire il valore della donna che si sta corteggiando.
E ora arriviamo al clou: per conquistare il cuore di una donna usate anche l’inganno. “In amore e guerra, tutto è lecito” dice il proverbio, e Ovidio raccomanda vivamente di ricorrere anche a false promesse, falsi giuramenti: “Prometti molto, le promesse attirano le donne”. E per dare più consistenza alla promessa, è lecito anche giurare su ciò che si ha di più caro al mondo. Nell’antica Roma, per esempio, si credeva che le divinità chiamate in causa per giuramenti su false promesse, non se la prendessero più di tanto: in fondo il sesso, l’amore erano un regalo degli dei.
Allo spasimante inoltre, non dovrebbero mai mancare finte lacrime d’amore, aspetto artatamente stravolto: insomma deve apparire come una persona macerata da notti insonni, da pianti e slanci di desiderio. Quanto più l’uomo si mostra ridotto uno straccio, tanto più la donna penserà: “Costui è pazzo di me…”. E dunque sarà portata a concedergli le sue grazie.
E per concludere un coup de théâtre: nei banchetti - ma potremmo dire anche al pub, in discoteca, in pizzeria, - fingersi alticci, cosicché anche le parole più audaci trovino un’attenuante nello stato d’ebbrezza. Che genio…!
Ah, un’ultima cosa, il contatto fisico: è importantissimo e deve apparire come fosse avvenuto per caso. Un lieve tocco col fianco, una mano che sfiora un braccio: dalla reazione si possono capire molte cose. È d’obbligo prestare tuttavia la massima attenzione ai possibili rifiuti, intuirli prima che vengano manifestati.
Ma tutto ciò riguarda l’approccio maschile. E per le donne, Ovidio ha qualche consiglio anche per loro? Ma certo: prima di ogni altra cosa si raccomanda la pulizia: denti, viso, ascelle. E naturalmente, radere le gambe. Dio solo sa quanto gli uomini aborrano l’incuria e la sciatteria nella donna. E i peli superflui sulle gambe poi…, orrore. Mai mostrarsi poi durante il cosiddetto “trucco e parrucco”: gli uomini devono assolutamente ignorare i trucchi che le donne usano per apparire più belle e affascinanti.
E ancora qualche consiglio spiccio: se siete magre, coprite il corpo con abiti voluminosi; nascondete mani e piedi se non troppo aggraziati; evitate di parlare a digiuno se avete un alito cattivo; non sorridete se avete denti brutti, se siete scarse a seno rinforzatelo con fasce imbottite. Inoltre è cosa buona e giusta non eccedere nell’opulenza, nell’ostentazione della ricchezza perché potrebbe spaventare: meglio una semplice eleganza. Il sorriso poi non deve essere sguaiato, esagerato, bensì aggraziato, appena accennato: le labbra non devono mai, e per nessuna ragione, scoprire le gengive. Il sorriso perfetto è quello che si osserva sulle statue delle divinità femminili: un semplice abbozzo, quasi un enigma di grazia. E per quanto riguarda il portamento e l’andatura? Anche in questo caso occorre eleganza, raffinatezza, regalità, senza tuttavia dimenticare un accenno di ancheggiamento provocante, tale da stuzzicare l’istinto maschile. Ed infine, scoprire sapientemente qualche parte del corpo, una spalla, una caviglia, in un gioco erotico di “vedo-non vedo” capace di accende la fantasia.
Quanta saggezza, quanta astuzia raffinata: l’amore per Ovidio è una guerra feroce, da affrontare con le opportune strategie, e in cui il fine giustifica i mezzi, onesti o sleali che siano. Ma si tratta pur sempre di un autore del tempo di Augusto. E cose ne pensano invece i moderni luminari? Andiamo a dare un’occhiata, partendo prima dai consigli per gli uomini - che francamente ne hanno più di bisogno - . Secondo Per Jonason, psicologo evoluzionista dell’Università del New Mexico, nel perfetto seduttore non deve mai mancare una buona dose di narcisismo, impulsività, e buona capacità manipolatrice. E soprattutto un buon livello di senso of humour. In altre parole più ci si comporta falsamente e da farabutti, più aumentano le chance di conquistare una donna. Non per niente si dice “bello e maledetto”. Dalla Gran Bretagna invece, un altro recente studio (University of St. Andrews ) si sofferma sulle qualità della voce: un tono di voce basso viene interpretato dall’altro sesso come un indicatore di un alto livello di testosterone, vale a dire garanzia di successo riproduttivo. Dunque da ora in poi tutti gli uomini a caccia di avventure sentimentali imparino a esprimersi come Plàcido Domingo, evitando però i “do” di petto. E ancora, chi aspira a ripercorrere le orme di Casanova, deve presentarsi all’appuntamento con la barba non rasata da due giorni: risulterà più sexy e attraente. Parola dello psicologo Nick Neave. Nessun accenno invece agli olezzi personali: tra tanti illustri scienziati tuttavia, ci permettiamo umilmente di ricordare in questa sede l’antico adagio “l’omm ha da puzzà”. Chissà se poi sarà vero che la donna apprezza l’afrore selvatico del maschio? Nel dubbio lo menzioniamo lo stesso: in fondo perché trascurare la saggezza popolare. Un ultimo consiglio per gli uomini, che più che un consiglio è un dato di fatto: stando agli studi dell’Università di Cracovia pare che le donne apprezzino maggiormente partner con le gambe lunghe, in quanto sinonimo di buona salute. A questo punto i bassi, o si rassegnino, o provino ad usare trampoli camuffati. In alternativa si facciano saldare sotto i talloni dei cunei in ceramica. In quest’ultimo caso si abbia l’accortezza di evitare le spiaggia, sennò poi si vede l’imbroglio e la donna si lamenta.
E veniamo alle tecniche di seduzione per sole donne. Prima cosa prestare molta attenzione e cura all’abbigliamento: indossare un abito elegante e calzare un paio di scarpe tacco dodici, dicono gli esperti, potrebbe farvi apparire molto più sexy che non se indossaste una vestaglietta da sala mensa e un paio di ciabattoni da ospedale. Grazie al piffero, mi direte. E no, non è così semplice. L’asserzione ha fonte scientifica (Ucla University, California) e ha stabilito che le donne tendono a mostrare maggiore attenzione nel vestirsi in concomitanza con il loro periodo di fertilità. Altro consiglio: non esagerate con gli allenamenti in palestra. Agli uomini non piacciono i corpi femminili scolpiti e, tra l’altro, sulla valutazione totale di una donna, il viso influisce per il 52%, mentre il corpo solo per il 24% (studio realizzato dalla ricercatrice australiana Marianne Peters). Altra chiave di seduzione femminile è il sorriso: studiosi dell’Università di Aberdeen, in Scozia, hanno indagato su quale atteggiamento femminile risultasse più attraente dal punto di vista sessuale. I risultati hanno confermato quanto già sostenuto dal caro vecchio Ovidio, e cioè che la donna che sorride guadagna molti punti agli occhi di un uomo. E ancora, sì al décolleté: è stato dimostrato scientificamente che le ragazze che indossano abiti scollacciati e provocanti devono attendere in media la metà del tempo rispetto a coloro che indossano uno scafandro da palombaro, per ricevere un “abbordaggio”. Quanto mi piace la scienza…, è sempre capace di stupirti…! Gli ultimi consigli riguardano più prettamente il linguaggio del corpo, che come sappiamo rappresenta oltre il 90% di tutta la comunicazione tra individui: se una donna intende attirare l’attenzione altrui, non dovrà fare altro che passarsi una mano tra i capelli, sistemarsi il vestito, accavallare le gambe, annuire. Viceversa incrociare le braccia, fissare il soffitto mentre l’altro parla, o sfuggirne lo sguardo è sinonimo di mancanza totale d’interesse.
E per concludere la nostra rassegna alcuni suggerimenti validi per “lui” e per “lei”. Sembra l’oroscopo di Maurizio Milani, ma non lo è: garantito. Prestate molta attenzione alla gestualità. Tra due persone che non si conoscono, all’inizio a parlare è soprattutto il corpo. Uno studio condotto dalla Webster University di Saint Louis, nel Missouri, afferma che è la simmetria, la sincronia e la specularità dei movimenti tra i due protagonisti di un corteggiamento a garantire una chance di successo della seduzione. In altre parole, se un uomo e una donna, durante una conversazione, tendono a compiere gli stessi movimenti, nello stesso momento, è più probabile che finiscano a letto insieme. E dunque il suggerimento è quello di cercare di imitare l’altra persona, osservando le sue movenze e cercando di replicarle. Trasmetterete un’idea di affinità e intesa. Mi sento tuttavia di sconsigliare vivamente questa tattica in presenza di donne che abbiano contezza di PNL (Programmazione Neuro Linguistica). Il gioco verrebbe presto smascherato e rischiereste di ritrovarvi il loro cocktail sul vostro volto. Olive e fetta di arancia comprese.
E ancora, espressioni cupe o volutamente misteriose, non pagano, sostengono gli esperti. Il concetto di “bel tenebroso” è una cagata pazzesca, come direbbe Fantozzi. Meglio assumere atteggiamenti rilassati, cordiali, aperti. È il metodo più efficace per vincere le difese altrui.
E infine non date eccessiva importanza al contenuto della conversazione. Questo non vuol dire che dovete per forza sparare minchiate a vanvera, s’intende. Stando ai risultati di una ricerca condotta dal Relationship research institute di Seattle, l’impressione che resta dopo un primo incontro tra sconosciuti, non viene influenzata tanto da ciò che si dice, ma piuttosto dal modo in cui lo si dice e da chi lo dice, tenuto conto soprattutto della voce e del modo di parlare. In altre parole, potete anche declamare L’Infinito di Leopardi, ma se lo fate con un atteggiamento sbagliato, riscuoterete al massimo uno sbadiglio.
A questo punto che dire? Facendo nostre le parole bibliche “andate e moltiplicatevi”, non ci resta che augurare a tutti lunghe notti di passione e amore.
Nunc est bibendum (Orazio, Odi, I, 37, 1).

2 commenti:

  1. Siiii! Fantastico Ovidio (e pure Luigi, che Afrodite lo protegga), parole sante, concetti senza tempo che sfidano l'eternità... Domani pomeriggio - molto casualmente vista la penuria degli ultimi tempi - c'ho un appuntamentino davanti alla Feltrinelli (obiettivo aperitivo) con una new entry appena conosciuta: quale occasione migliore per mettere in pratica cotanta saggezza??

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  2. Caro anonimo (Salvo?), grazie della stima, a nome mio e di Ovidio naturalmente.In bocca al lupo e che gli dei ti siano propizi.

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