Prova


Non preoccuparti della pioggia, lasciala cadere” (Marco Brignoli, Rifugio Baroni al Brunone, Sentiero delle Orobie Orientali)

sabato 3 marzo 2012

In bici sulle strade dei treni

Domenica 4 marzo ricorre la 5à Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate. Viviamo giorni in cui le notizie drammatiche provenienti dalla Val Susa ci allarmano non poco. Devo dire onestamente che fino a non molto tempo fa non mi appassionavo molto a questo argomento e, nella migliore delle ipotesi, mi limitavo a reputare puntiglio esasperato la protesta dei valligiani. Da qualche settimana invece ho cominciato a informarmi, anche perché non farlo, dopo che la gente comincia a rischiare la vita, sarebbe comportamento poco civile. Ebbene ho maturato l'idea che, usando le parole di Villaggio, la Tav sia una cazzata pazzesca. E' anti-economica, rischiosa per la salute, fuori dal tempo (il progetto risale a ventuno anni fa e non tiene più conto dei cambiamenti intervenuti ad oggi in fatto di trasporto), inutile e costosissima. Credo che il Governo italiano farebbe bene a ripensare seriamente tutto il piano trasporti nazionale, invece di usare il pugno duro con popolazioni inermi che non fanno altro che difendere la loro terra. E invece, a quanto pare, si proseguiranno i lavori purtroppo: per pura informazione ci tengo a ricordare che i francesi, dall'altra parte delle Alpi, non hanno neanche realizzato al momento il progetto definitivo. Si sono limitati a fare due scavi di sondaggio per vedere cosa contenevano le viscere della montagna e hanno chiuso subito tutto. Mica fessi loro.
Ad ogni modo, pensiamo in positivo: come detto domenica sarà la Giornata delle Ferrovie Dimenticate. Ci fu un tempo in cui il treno ha fatto l'Unità d'Italia, senza pensare ai costi. Oggi purtroppo tutto gira intorno al dio denaro e quindi si taglia ciò che non rende. Già a partire dagli anni '60 gran parte dei tratti di ferrovia non remunerativi furono messi fuori esercizio e ad oggi ci sono centinaia di chilometri di massicciate pronte a diventare green way. Sono progetti che proseguono lentamente, ma che spianano la via ad un turismo finalmente ecologico e a contatto con la natura. Alcune tratte, come quella che da da San Lorenzo corre fino a San Remo, sono letteralmente a picco sul mare (approfondimento). Una meraviglia assoluta. Speriamo che un giorno finalmente si possa raggiungere in bicicletta ogni parte d'Italia percorrendo strade ciclabili silenziose, pulite e sicure, senza rischiare di essere arrotati ad ogni momento. Viva la bicicletta.
(leggi l’articolo de La Repubblica)
(Marco Travaglio ci parla dell’Alta Velocità, o meglio Alta Voracità)

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